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"Una diossina intellettuale sta decretando il Declino e la Caduta dell'Impero dell'Essere Umano...
e se non avessi qualche speranza lascerei perdere." F. Battiato
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Invitiamo i singoli, le associazioni, i centri sociali ad aderire all'appello per la costruzione di appuntamenti di mobilitazione e sensibilizzazione su tutto il territorio comprensoriale.

Contro discariche ed inceneritori. Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti. Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto. Per una stagione dell’autogoverno collettivo. Per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate. Per l’avvio reale della raccolta differenziata porta a porta. Per il salario garantito a precari e disoccupati che qui vivono disperano muoiono. Per Riciclo, Riuso e Compostaggio. Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. Contro il capitalismo della catastrofe.


Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana

Collettivo Area Vesuviana

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venerdì 19 ottobre 2007

L' incontro con Pansa

18 ottobre 2007- Incontro con il prefetto/commissario straordinario Pansa
Alle ore 13 una delegazione di 16 persone (una per ogni realtà presente) è stata ricevuta in prefettura alla presenza di Pansa e di altri 4 funzionari.
Il commissario straordinario ha presentato il nuovo piano rifiuti che verrà reso noto la prossima settimana,dato che l'iter è già ad uno stadio avanzato (si trova al Ministero dell'Ambiente dal quale a giorni dovrebbe arrivare l'intesa).
L'iter complessivo segue un percorso ampio, le cui fasi principali son le seguenti:

  • Preparazione del piano da parte del commissariato straordinario di Governo

  • VAS -valutazione ambientale strategica- :questa valutazione viene rilasciata dall'autorità ambientale della Regione; l'autorità ambientale é un organismo ad hoc creato dalla Commissione europea e presente in utte le regioni dell' UE.

  • Pubblicazione del piano e relativa pubblicizzazione sui siti web di Regione e Commissariato di Governo, nonché successiva divulgazione a mezzo stampa

  • Entro 60 gg dalla pubblicazione é possibile presentare osservazioni le quali saranno valutate nei successivi 60 gg

  • Approvazione da parte della Commissione europea: si tratta di una fase molto importante in quanto é l'UE che deve svincolare i fondi necessari

  • La Giunta regionale deve aggiornare il piano ogni 3 anni (il piano, infatti, ha valenza triennale)


Oggi si continua a seguire il piano del 1997: il piano Catenacci non ha mai concluso il suddetto iter,dunque non è mai stato ufficialmente applicato.

Venendo al piano vero e proprio, esso si muoverà nel quadro normativo delineato dalla legge 5/7/2007 (legge di conversione del ddl 61).

Gli obiettivi da raggiungere sono, in linee generali, 3:

  1. 25% di raccolta differenziata (non necessariamente porta a porta)
  2. 35% di raccolta differenziata e progressiva riconversione dei CDR in impianti attinenti alla differenziata (impianti di compostaggio, TMB, ecc.)
  3. 50% di differenziata. (secondo la normativa europea dovremmo raggiungere quota 65% entro il 2012)

La volontà sarebbe quella di ridurre progressivamente i rifiuti e l'uso di inceneritori e discariche.

Per quanto riguarda Terzigno nello specifico, il commissario ha precisato che la legge consentirebbe ipoteticamente la possibilità di inviare talquale prima della FOS ("uso finale del sito di Terzigno...") , ma che il suo piano non sfrutta questa possibilità destinando a Terzigno la sola FOS.

Inoltre le ecoballe già presenti su tutto il territorio campano saranno INERTIZZATE ed utilizzate per la ricomposizione morfologica delle cave.

Questi sono i punti salienti della discussione durante la quale abbiamo avuto modo di intervenire quando ritenevamo opportuno. Il prefetto si é mostrato disponibile al dialogo, ma ancora una volta questo é arrivato, a mio avviso, troppo tardi, dato che il piano é ormai già in via di approvazione.

All'incontro erano presenti alcuni rappresentanti del movimento dei disoccupati e quindi è stata affronatata anche la problematica occupazionale che in un piano rifiuti adeguato potrebbe trovare degli sbocchi (ad esempio nella realizzazione della raccolta differenziata porta a porta).

Trattandosi di un piano che comunque prevede l'utilizzo di discariche e inceneritori di fatto, però, non contiene novità sostanziali.

Il prefetto, infine, si farà garante di un incontro con il Ministro dell'Ambiente con il Governatore e con qualche rappresentante del Ministero del Lavoro, come da noi richiesto.

Aspettiamo ora la pubblicazione del piano, per elementi più dettagliati e per poter fare osservazioni maggiormente concrete.

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