Ci siamo trasferiti su
WWW.VESUVIOINLOTTA.ORG

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Diretta corteo in streaming su WebTV: http://www.livestream.com/vesuvioinlotta




"Una diossina intellettuale sta decretando il Declino e la Caduta dell'Impero dell'Essere Umano...
e se non avessi qualche speranza lascerei perdere." F. Battiato
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Invitiamo i singoli, le associazioni, i centri sociali ad aderire all'appello per la costruzione di appuntamenti di mobilitazione e sensibilizzazione su tutto il territorio comprensoriale.

Contro discariche ed inceneritori. Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti. Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto. Per una stagione dell’autogoverno collettivo. Per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate. Per l’avvio reale della raccolta differenziata porta a porta. Per il salario garantito a precari e disoccupati che qui vivono disperano muoiono. Per Riciclo, Riuso e Compostaggio. Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. Contro il capitalismo della catastrofe.


Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana

Collettivo Area Vesuviana

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domenica 23 marzo 2008

BUONA PASQUA

DA MARIGLIANO

ieri sera la mia terra è stata ulteriormente violentata e con lei il suo popolo.
il mio sindaco ha venduto la mia terra in cambio di 4 promesse, neppure rispettate.
mi sento svenduta, tradita, aggredita da chi avrebbe dovuto difenedere me ed i miei diritti, da chi aveva il mandato di tutelare il mio diritto alla vita.
l'area di Boscofangone, dove ieri sono arrivate le prime balle, è un posto insalubre e puzzolente.
il sito di stoccaggio è un cantiere aperto, non ancora ultimato, mancano le vasche per la raccolta del percolato, manca il sistema antincendio, manca tutto.
oggi una delegazione tecnica ha vistato il sito come rappresentanza del comitato per la tutela del diritto alla salute (avv. armano, ing pesce, geologo de riggi)
hanno riferito cose oscene, forse neppure da terzo mondo.
ovviamente non hanno potuto fare foto e filmati.
le balle sono aperte e vecchie, ed è per questo che nell'area c'è un maleodore fortissimo.
i camion che trasportano le balle perdono percolato.
abbiamo trasmesso stanotte per fax una denuncia all'asl al commissariato di nola, oltre che al commissariato rifiuti, martedì la consegneremo alla procura.
chi può aiutarci nel nostro percorso di richiesta di giustizia?
voglio credere che il Sindaco non è al corrente di ciò che sta accadendo, e che è stato raggirato
gli chiedo pertanto di intervenire immediatamente ripristinando la legalità sul nostro territorio:
* controllo dei camion che trasportano rifiuti
* controllo del cantiere del sito di stoccaggio
* sequestro del sito aperto senza collaudo.
ricevenremo risposta?
Buona Pasqua sindaco
Nunzia Lombardi

mercoledì 19 marzo 2008

lettera al Presidente della Repubblica

Il dott. Gennaro Esposito di Saviano mi ha chiesto di poter divulgare la lettera al Presidente Napolitano


Roccarainola, 10 febbraio 2008
Al Presidente della Repubblica
On.le Dott. Giorgio Napolitano
Palazzo del Quirinale
00187 ROMA
Onorevole Presidente,
viviamo nel “Triangolo della morte”, una Terra alla quale siamo visceralmente attaccati, la Terra meravigliosa della nostra infanzia, abbandonata da uno Stato distratto e, sovente, complice di mestatori che l’hanno ridotta un malato allo stato terminale.
Con determinazione, costanza, passione e rabbia abbiamo reiteratamente manifestato al Rappresentante dello Stato sul territorio, il Prefetto di Napoli, (possiamo fornire le prove) tutta la nostra preoccupazione per l’inesorabile declino socio-ambientale di una parte cospicua di quella Campania una volta felix; è amaro constatare che siamo stati come il Battista: “vox clamantis in deserto”.
Il perdurante silenzio del Signor Prefetto di Napoli offende la nostra dignità, umilia la nostra intelligenza, fiacca il nostro morale, oscura il nostro domani, ci fa sentire cittadini di serie B.
Il Triangolo di cui parliamo racchiude al proprio interno il territorio che parte da Tufino (due discariche più un impianto di trito-vagliatura sotto sequestro giudiziario), passa per Nola-Marigliano (nove cave in tre chilometri quadrati; discariche abusive di rifiuti tossici; impianto di depurazione non a norma; regi lagni vettori di liquami tossici e prossima sede di un sito di stoccaggio) per finire ad Acerra (sede dell’impianto di incenerimento di rifiuti più grande ed obsoleto d’Europa).
Estremamente preoccupati per l’aumento esponenziale dei livelli di diossina riscontrati dalle nostre parti (abbattuti migliaia di capi di bestiame contaminato) abbiamo formalmente chiesto alle autorità sanitarie ( ASL NA4; Assessorato regionale alla sanità; Ministero della Salute) di essere sottoposti ad indagini diagnostiche per verificare il livello di contaminazione del nostro organismo: siamo stati ignorati!
Abbiamo, quindi, chiesto aiuto al nostro Vescovo che, sposando senza se e senza ma la nostra causa, ha rivolto alle medesime autorità sanitarie l’accorato appello il cui testo alleghiamo alla presente: è stato ignorato!
Due nostri concittadini, a proprie spese, (alleghiamo copia delle fatture) si sono sottoposti alle indagini negate dalle predette autorità; alleghiamo i risultati: sono sconvolgenti!
L’ASL NA 4 , a cui sono stati resi noti detti risultati , tace. Tace vergognosamente. Tace scandalosamente.
Illustre Presidente,
a questo punto siamo sicuri che condividerà fino in fondo la nostra totale assenza di fiducia in uno Stato che non ci tutela da rischi così gravi.
Siamo altrettanto sicuri che comprenderà la nostra estrema difficoltà a votare alla prossima tornata elettorale in previsione che quelli che ci hanno rappresentato fino ad oggi continueranno a rappresentarci anche domani. Abbiamo fondato motivo di credere che per noi abitanti del “Triangolo della morte” nulla cambierà, siamo e continueremo ad essere cittadini di serie B.
Per quanto sopra affidiamo alle Sue mani (e solo alle Sue) i nostri certificati elettorali, pronti a riprenderli non appena lo Stato riprenderà il pieno, totale ed esclusivo possesso della nostra terra.
La salutiamo con i sensi della nostra più alta stima e della massima riconoscenza.

Gennaro A. Allocca
Via Difesa, 1
80030 Roccarainola (Na)

Gennaro Esposito
Via Molino, 9
80039 SAVIANO (NA)

Bruna Gambardella
Via A. Ciccone
80039 SAVIANO (NA)

Allegati:
Appello alle autorità sanitarie di S.E. Mons. Beniamino Depalma – Arcivescovo Vescovo di Nola, del 12 luglio 2007.
Copia delle fatture delle analisi sulla diossina.
Copia delle analisi sulla diossina.

SE UN VOTO SI COMPRA CON 50 EURO...di Roberto Saviano

consiglio a tutti di leggerlo, si possono lasciare commenti.

http://www.napolionline.org/index2.php?option=com_content&task=view&id=10130&pop=1&page=0

Non votate per le liste Merlin

Le liste elettorali sono come un uovo di Pasqua trasparente. Non c’è nessuna sorpresa. Dell’Utri, Cuffaro, Carra, Crisafulli sono già stati eletti, insieme a tutti gli altri. Diventeranno nostri dipendenti a 25.000 euro al mese anche Fassino (per la quarta volta), sua moglie (per la quinta volta), D’Alema, gli avvocati e la segretaria dello psiconano. La Camera e il Senato sono al completo. Sold out.Il Parlamento è la nuova casa chiusa degli italiani. La porcata elettorale Calderoli/psiconano del 2006 ha istituito le liste chiuse. Le liste Merlin. Ha tolto ai cittadini la possibilità di scegliere il proprio candidato. Deputati e senatori vengono raccolti dalle strade d’Italia dai segretari di partito. Figure politiche ormai tra i papponi e i magnaccia.Il vostro voto non serve. I giochi sono stati fatti. Non ci credete? Prima delle elezioni pubblicherò la composizione della Camera e del Senato, nome per nome, prescritto per prescritto, condannato per condannato. Dopo le elezioni, controllate chi è stato eletto. Se le mie previsioni risulteranno esatte, vuol dire che vi hanno preso per il culo.C’è un’altra cosa che non mi va giù. Che sindaci e presidenti regionali si possano dimettere per candidarsi alle politiche. I cittadini del loro Comune e della loro Regione li hanno votati per un mandato di cinque anni. Li hanno assunti per fare un lavoro ben preciso. Loro se ne fregano dei datori di lavoro. Della loro città, della loro Regione. Formigoni si dimette da Presidente della Lombardia per fare il ministro degli Esteri. Topo Gigio Veltroni si dimette da sindaco di Roma per fare il segretario di partito. Ma non vi sentite presi in giro? I soldi per le campagne elettorali regionali e comunali in Lombardia e a Roma, il tempo dei cittadini, nuove elezioni, nuovi assessori. Questi cambiano posizione ogni volta che ci guadagnano di più. Sono puttane politiche.Non votate, è l’unica scelta che vi è rimasta. Non legittimate una legge elettorale incostituzionale. Spiegate a chi crede di esercitare un suo diritto il 13 aprile che è vittima di un incantesimo. Chi vota diventa complice, anche se non lo sa.
16 marzo 2008 Beppe Grillo

lunedì 17 marzo 2008

domenica 16 marzo 2008

report 9 marzo 2008-dal corriere del Mezzogiorno

http://www.report.%20rai.it/RE_%20elenco/0,%2011515,2008-%20categoria-%20350,00.html
repetita juvant
ovvero facciamoci un ripasso


CDR sabotati!! ( dalla FIBE?)

Corriere del Mezzogiorno - NAPOLI - sezione: INPRIMOPIANO - data: 2008-03-16 num: - pag: 5categoria: REDAZIONALE
Ganapini: «Cdr, sabotati gli impianti»
La denuncia: tranciati i tubi del compostaggio Acerra, seimila in strada contro le ecoballe
Bimbi, sindaco e senatore alla manifestazione: «Vogliamo che sia ritirato il decreto Prodi che consente di bruciare le false ecoballe» NAPOLI — Acerra sfila contro l'inceneritore nel giorno in cui l'assessore all'Ambiente della Regione, Walter Ganapini, dice: «La raccolta differenziata è stata sabotata per anni». Seimila almeno in piazza: agricoltori con i trattori, bambini, tanti ammini-stratori (tra i quali anche il presidente della «Commissione ambiente al Senato, Tommaso Sodano), e il sindaco Espedito Marletta. «Chiediamo il ritiro del decreto Prodi che consentirà di bruciare nell'inceneritore in costruzione i 6 milioni di ecoballe non a norma accatastate tra Giugliano e Villa Literno», dice Tommaso Esposito, avvocato, tra i promotori dei comitati contro l'inceneritore. «È illegittimo anche il decreto che reintroduce il finanziamento pubblico alla produzione di energia elettrica tramite l'incenerimento dei rifiuti. Ci indigna che i lavori saranno ultimati dalla Fibe, a giudizio per truffa aggravata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture».A Napoli, intanto, l'assessore Ganapini denuncia, a margine di un convegno sulla gestione del ciclo dei rifiuti, a S. Maria la Nova: «In alcuni impianti di Cdr sono stati tranciati i tubi degli impianti di compostaggio, i soffioni per insufflare ossigeno nel rifiuto umido, perché diventi compost e fertilizzante». Circostanzia: «Eccezion fatta per quello di Pianodardine, in ogni Cdr costruito da Fibe avrebbe dovuto funzionare un impianto di compostaggio per valorizzare l'umido — circa il 40% del totale del rifiuto prodotto — ed evitare che finisca in discarica. Ebbene, sono stati realizzati ma sabotati». Chi siano i responsabili potrebbe appurarlo la Procura. Certo è che, sul mancato decollo della raccolta differenziata dell'umido in Campania, tanti hanno lucrato. Gli imprenditori i quali hanno costruito le discariche, sempre insufficienti. Le ditte di raccolta e smaltimento del percolato, prodotto dal rifiuto umido non differenziato. Quelle che, ad ogni crisi, hanno fornito decine di autocompattatori di rinforzo al Commissariato di Governo. Proprio l'assessore Ganapini aveva raccontato al Corriere del Mezzogiorno che alcuni moduli per il compostaggio, messi a bando dall'ex subcommissario Giulio Facchi nel 2001 e prodotti da aziende piemontesi, non sono stati mai installati.«In attesa di nuovi stabilimenti, già previsti e finanziabili», riflette ora Ganapini, «voglio ripartire dagli impianti di compostaggio danneggiati che furono realizzati nei tritovagliatori e non sono stati mai utilizzati. Occorrono non più di 15-20 giorni per ripristinare la funzionalità di ciascuno di essi. In 3 mesi la Campania guadagnerà una potenzialità decorosa di trattamento del rifiuto umido». Un contributo potrebbe arrivare dallo stabilimento per il compost di Pascarola, a Caivano. Affidato alla «Igica», società a capitale pubblico, è uno dei pochi, tra quelli messi a bando nel 2001, che hanno funzionato.Da 3 anni è però bloccato.«Nel 2005», racconta il sindaco Giuseppe Papaccioli, «il commissario straordinario Corrado Catenacci lo destinò a sito di stoccaggio provvisorio per fronteggiare una delle tante emergenze. Nell'impianto furono dunque gettate 4.000 tonnellate di immondizia. Avrebbero dovuto rimanere lì poche settimane, sono già trascorsi 3 anni. Intanto, quel po' di umido che si differenzia in Campania è inviato ad un impianto di compostaggio siciliano, che lo lavora a 150 euro a tonnellata ». Commenta dunque amaramente Guido Viale, economista ambientale, ieri a Napoli per il convegno alla Provincia: «La vera causa del disastro campano non è che non ci sia l'inceneritore, ma che da 15 anni lo si aspetti come fosse la soluzione del problema. Nell'attesa messianica di un impianto che nasce obsoleto ed è un affare solo per chi produrrà energia con i sovvenzionamenti pubblici, non si è promosso il compostaggio, non si è fatta la separazione tra secco e umido, e neppure una politica di riduzione a monte del rifiuto».Fabrizio Geremicca Assessore all'ambiente Walter Ganapini


sabato 8 marzo 2008

"Uscirete dalla sala senza esser capaci di articolare una sola parola."


Biùtiful cauntri è prima di tutto una conferma.
La forza delle immagini, delle testimonianze dirette, delle vittime umane e animali; questi ultimi condannati dal sistema ad una fine ancora più atroce e lenta rispetto alla loro usuale meta, i nostri piatti.
La forza delle immagini quindi, quelle che archivi e metabolizzi con i sentimenti, non con la testa. Quella che per sua natura ha un impatto incomparabile con le ricerche, i numeri, gli studi degli esperti che compongono la visione analitica della storia. Qui siamo su un altro campo: quello emozionale.
Siamo cittadini(?)/vittime(!) precari prima nella quotidianita' del vivere che nel mondo lavorativo. il primo pensiero allora, e' quello (se volete) ovvio e banale della potenza di un fotogramma rispetto a qualsiasi mappatura dei territori avvelenati. Siamo in un tempo in cui perdiamo di vista le ovvietà con la loro natura disarmante, nell'espressione di concetti-base. E invece spesso ci concentriamo sui piani successivi della costruzione.
Nell'ottimo documentario sono da segnalare: le intercettazioni dove e' menzionato il nome piu' famoso degli ultimi decenni in Italia; la proposta di legge, impantanata in Parlamento come in un lago di percolato, di rendere penalmente perseguibili i reati ambientali.
Avete presente le locandine dei film in cui sono citate le recensioni dei quotidiani (come sopra)?Ecco! Questa e' la mia,un invito coinvolto, sperando coinvolgente ad andare al cinema :
"Uscirete dalla sala senza esser capaci di articolare una sola parola".
Si sente la necessita' di un processo che non c'e'!Un unico reato da contestare: APPROPRIAZIONE INDEBITA DELLE NOSTRE ESISTENZE.

Domenico

mercoledì 5 marzo 2008

BIUTIFUL CAUNTRI

da il Manifesto del 4.3.08
La puzza che distrusse la pizza. «Biutiful Cauntri» spiega perché
Sconvolgente e inquietante. Ma, per chi non ha capito cosa succede a Napoli e dintorni, illuminante. Esce nelle sale italiane il 7 il documentario di Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio e Giuseppe Ruggiero

di Roberto Silvestri

Esce venerdì prossimo, nel momento giusto, mentre a Napoli c'è più puzza che pizza, Biutiful Cauntri un documentario di Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio e Giuseppe Ruggiero, sconvolgente e inquietante, ma che finalmente spiega cosa succede in Campani. Perché radiografa il massacro ecologico nel triangolo tra Acerra, Qualiano, Giugliano, Qualiano e Villaricca, regno camorrista delle discariche abusive, o legalmente criminali, e del grande business venuto da lontano (un giro d'affari che fa impallidire il traffico di eroin e cocaina), che è anche di istigazione nordestina e popolarlibertina, ma è stato misteriosamente coperto anche dagli apparati politici che contano a sud (e su cui contavamo), bassoliniani perfino. Stritolati da tutto questo sono i pastori e gli agricoltori della zona, i cittadini che arrivano al punto di ardersi vivi, perché non è vita quando ti avvelenano e se ti ribelli per non morire ti scaraventano pure i celerini addosso, e i consumatori di tutta Italia perché la diossina lì mal seppellita, e l'amianto abbandonato indisturbato, che uccide per ora soprattutto gli agnelli, le bufale, le acque, i pini e gli indigeni, presto non faranno stare molto bene nessuno dei consumatori di pomodori e mozzarelle «genuine». Raffaele del Giudice, neodirettore di Legambiente Campania, giustiziere molto incazzato ci accompagna in questo viaggio infernale nella Gomorra che è specchio perfetto di tutto il nostro paese, ma, a parte contribuire alla rimozione di Bortolaso, il suo urlo sembra non essere ascoltato da alcuno.Carcasse di agnelli per la campagna, discariche abusive nascoste da cespugli, greggi abbattuti perchè contaminati dalla diossina, campi stracolmi di fanghi tossici, montagne di spazzatura dove i rom sono spinti a abitare dal nostro insmaltibile hitlerismo, in una regione in cui le discariche illegali sono oltre 1200. Ecco alcuni degli scenari mostrati da Biutiful Cauntri. Il film premiato al Torino Film Festival, invitato in aprile al London Independent Film Festival, esce in 20 copie distribuito da Lumiere & Co. Secondo D'Ambrosio «come diceva il missionario Alex Zanotelli, l'Africa è qui. Di fronte ad alcune situazioni si ha la sensazione di trovarsi in Somalia. Invece di vivere si sopravvive». Il viaggio del film si concentra sul «triangolo della morte», comuni a 25 km da Napoli, dove negli ultimi anni sono stati scaricati 10 milioni di materiali tossici. Sono terre in cui la mancanza di controlli, gli interessi della camorra, l'attività illegale di alcune industrie del centro nord che usano il sud come proprio immondezzaio (si ascoltano nel film le intercettazioni di chi organizza questi «trasporti»), hanno causato soglie di inquinamento ambientale altissime, che stanno minando la salute della popolazione, oltre che l'agricoltura e l'allevamento locale. Il Virgilio del film è affiancato da Donato Ceglie, pubblico ministero di Santa Maria Capua Vetere, pastori e agricoltori impotenti di fronte alle ferite della terra inquinata. Non mancano nel film i nomi di indagati o rinviati a giudizio, da Piergiorgio e Paolo Romiti, ex dirigenti della Impregilo, incaricata della gestione dello smaltimento dei rifiuti in Campania al governatore della regione Antonio Bassolino. Anche se, precisa Esmeralda Calabria, montatrice e esordiente nella regia, «non pensiamo sia nostro compito denunciare e fare nomi. Speriamo che il documentario possa essere motivo di riflessione per chiedere che la situazione cambi». L'obiettivo principale, aggiunge D'Ambrosio «era mostrare i sentimenti e le emozioni di chi vive sulla propria pelle queste situazioni».