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Diretta corteo in streaming su WebTV: http://www.livestream.com/vesuvioinlotta




"Una diossina intellettuale sta decretando il Declino e la Caduta dell'Impero dell'Essere Umano...
e se non avessi qualche speranza lascerei perdere." F. Battiato
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Invitiamo i singoli, le associazioni, i centri sociali ad aderire all'appello per la costruzione di appuntamenti di mobilitazione e sensibilizzazione su tutto il territorio comprensoriale.

Contro discariche ed inceneritori. Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti. Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto. Per una stagione dell’autogoverno collettivo. Per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate. Per l’avvio reale della raccolta differenziata porta a porta. Per il salario garantito a precari e disoccupati che qui vivono disperano muoiono. Per Riciclo, Riuso e Compostaggio. Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. Contro il capitalismo della catastrofe.


Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana

Collettivo Area Vesuviana

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venerdì 28 maggio 2010

MARTEDI 1 GIUGNO ORE 14:00 - AULA CONSILIARE, BOSCOREALE, PIAZZA PACE

L’assemblea convocata dal Movimento Difesa del Territorio – Area Vesuviana per il 26 maggio 2010 nella sala del consiglio comunale di Boscoreale, si è conclusa in una occupazione mirata ad ottenere un incontro con l’assessore regionale all’ambiente Romano, a detta del sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, unica figura deputata a rispondere in merito alle questioni ambientali e nello specifico sulla prossima apertura della discarica nella Cava Vitiello. Il Movimento, insieme alle popolazioni vesuviane, ormai esasperate dall’invivibilità dei propri territori, martoriati da un piano rifiuti che ancora oggi sceglie come unica soluzione l’apertura di nuove discariche ed inceneritori, ha chiesto inoltre un impegno concreto di regione e provincia a schierarsi per un parere negativo sull’apertura della discarica all’interno della Cava Vitiello, la pubblicazione immediata di tutti i rilievi effettuati dall’ARPAC negli ultimi mesi all’interno della discarica ex SARI, la bonifica di tutte le aree inquinate sui territori e un piano rifiuti concordato con le comunità locali, basato sulla riduzione a monte, trattamento meccanico biologico a freddo dei rifiuti, riciclo, riuso e compostaggio, raccolta differenziata reale porta a porta, che possa in questo modo evitare l’apertura di nuove discariche ed inceneritori e che si ponga come fine ultimo il raggiungimento di rifiuti zero.

A seguito dell’occupazione, l’assessore regionale Romano si è visto costretto a concedere l’incontro richiesto, che è stato fissato per MARTEDI 1 GIUGNO 2010 alle ore 15:00. Per questa data il Movimento Difesa del Territorio – Area Vesuviana insieme alle popolazioni in lotta ha convocato un’assemblea nell’aula del consiglio del comune di Boscoreale per le ore 14:00 dello stesso giorno per discutere con la popolazione circa l’esito dell’incontro e costringere l’amministrazione regionale a fornire risposte concrete.

E’ arrivato il momento di scendere in strada e dire NO all’inquinamento dei nostri territori, ai morti di tumore e leucemie, all’aria irrespirabile e a tutti quei problemi legati a questo disastroso piano rifiuti.

Appuntamento per
MARTEDI 1 GIUGNO
ore 14:00
AULA CONSILIARE
COMUNE DI BOSCOREALE, PIAZZA PACE

giovedì 27 maggio 2010

OCCUPAZIONE COMUNE BOSCOREALE

IN QUESTO MOMENTO SIAMO NELL'AULA CONSILIARE OCCUPATA.
SEGUE COMUNICATO STAMPA.
invitiamo tutti a raggiungerci

L’assemblea convocata dal Movimento Difesa del Territorio – Area Vesuviana per il 26 maggio 2010 nella sala del consiglio comunale di Boscoreale, si è conclusa in una occupazione mirata ad ottenere un incontro con l’assessore regionale all’ambiente Romano, a detta del sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, unica figura deputata a rispondere in merito alle questioni ambientali e nello specifico sulla prossima apertura della discarica nella Cava Vitiello. Il Movimento, insieme alle popolazioni vesuviane, ormai esasperate dall’invivibilità dei propri territori, martoriati da un piano rifiuti che ancora oggi sceglie come unica soluzione l’apertura di nuove discariche ed inceneritori, chiede inoltre un impegno concreto di regione e provincia a schierarsi per un parere negativo sull’apertura della discarica all’interno della Cava Vitiello, la pubblicazione immediata di tutti i rilievi effettuati dall’ARPAC negli ultimi mesi all’interno della discarica ex SARI, la bonifica di tutte le aree inquinate sui territori e un piano rifiuti concordato con le comunità locali, basato sulla riduzione a monte, trattamento meccanico biologico a freddo dei rifiuti, riciclo, riuso e compostaggio, raccolta differenziata reale porta a porta, che possa in questo modo evitare l’apertura di nuove discariche ed inceneritori e che si ponga come fine ultimo il raggiungimento di rifiuti zero.


MOVIMENTO DIFESA DEL TERRITORIO - AREA VESUVIANA


mercoledì 26 maggio 2010

ASSEMBLEA+CONCERTO 23 MAGGIO

Un ringramento sentito a coloro i quali hanno collaborato alla realizzazione della giornata del 23 maggio.
L'assemblea ha sicuramente rinsaldato il legame tra le realtà in lotta della regione che oggi più che mai sono consepevoli che l'unità rende forti nelle battaglie che tutti i giorni si affrontano sui territori.


Un ringraziamento anche ai musicisti grazie ai quali è stato possibile organizzare il concerto serale.
'e zezi, batacoto, afrodum, peterson e capone & bungtbangt hanno dimostrato coi fatti di essere vicini alle comunità in lotta. Si sono esibiti a titolo gratuito senza ricevere nemmeno un rimborso spese perchè la nostra battaglia è la loro.

'e zezi
batacoto
afrodum
peterson
capone & bungt bangt



Un ringraziamento particolare a Maurizio, Alessandro, Diego, Salvatore e Francesco (Capone & bungtbangt) per averci insegnato a costruire strumenti musicali con la spazzatura, dimostrandoci che la munnezza, vista come una risorsa, può dare un forte segnale contro il terribile concetto dell'usa e getta.

Nonostante non sia nostra abitudine utilizzare questo blog per promuovere eventi, non possiamo fare a meno di segnalarvi, per il messaggio che c'è dietro il progetto musicale di questi ragazzi, che il
3 giugno alle ore 18:00
sono al Museo Madre a Napoli per la presentazione del loro ultimo disco. Noi ci saremo, fatelo anche voi. Ne vale veramente la pena.


Il Movimento Difesa del Territorio - Area Vesuviana e Capone & bungtbangt

INVITO ALLA CITTADINANZA - 26.05.'10 ore 18.30

Dopo che il consiglio provinciale del 24 Maggio 2010 ha “deciso di non decidere” in merito alla chiusura della discarica ex Sari e all’apertura della Cava Vitiello, condannando in modo definitivo le genti di questo territorio ad una morte lenta ma sicura, è arrivato il momento di ribellarci con forza a questo piano criminale.
Il Movimento difesa del territorio area vesuviana, intervenuto nel consiglio comunale del giorno 25 c. m. , ha preteso ed ottenuto un’ assemblea pubblica per il giorno mercoledì 26 maggio, alle ore 18.30. Assemblea alla quale parteciperanno, oltre al sindaco di Boscoreale Gennaro Langella, anche i sindaci di tutto il comprensorio vesuviano. L’intento è quello di verificare l’ effettiva volontà degli stessi amministratori di impegnarsi in serie e concrete azioni di lotta.

Chiamiamo i cittadini ad essere finalmente artefici del proprio destino!
Appuntamento ore 18.30
Piazza Pace,Boscoreale

martedì 18 maggio 2010

ASSEMBLEA REGIONALE

DIFENDI I TUOI DIRITTI
DOMENICA 23 MAGGIO
Area mercato – Boscotrecase (NA), via Nazionale
ore 17.00
ASSEMBLEA REGIONALE
Ambiente, Precarietà e Repressione

a seguire

AFRODUM
BATACOTO
VALERIO JOVINE
‘E ZEZI
CAPONE E BUNGT & BANGT


Contro discariche ed inceneritori, riduzione a monte dei rifiuti, riciclo, riuso, compostaggio.
Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti.
Per una politica ambientale autogestita dal basso.
Per la raccolta differenziata porta a porta.
Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto, per il diritto alla salute.
Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate.
Per il reddito garantito al lumpen, (e ai precari e ai disoccupati), che qui vive dispera muore.
Contro il capitalismo della catastrofe.

www.vesuvioinlotta.blogspot.com

Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana
Collettivo Area Vesuviana

In Campania continua l’emergenza rifiuti


Cartina pubblicata in una relazione del prof. Franco Ortolani, professore Ordinario di Geologia Università Federico II Napoli che ha partecipato alla visita dei siti di Campagna e Serre e, come tecnico indipendente, alla discussione a Benevento del 30 a
La missione investigativa degli ispettori della Commissione petizioni del Parlamento europeo ha rilevato una situazione ancora preoccupante nelle discariche realizzate nel Parco Nazionale del Vesuvio in Campania.

Si è conclusa pochi giorni fa la missione investigativa che ha portato in Campania dal 27 al 30 aprile la Commissione petizioni del Parlamento Europeo, al fine di valutare lo stato della gestione dei rifiuti nella regione.

Nel corso del viaggio sono state esaminate le discariche e i siti di stoccaggio nelle province di Napoli, Salerno, Caserta e Benevento, e l'impianto di termovalorizzazione di Acerra, con una particolare attenzione all'applicazione delle norme europee nella gestione delle discariche, all'impatto dei depositi sulla salute delle comunità locali in riferimento alla presenza di diossina e di rifiuti tossici.

Da questa ispezione ne va il futuro dei 500 milioni di fondi europei bloccati per una procedura di infrazione aperta contro l’Italia dalla Corte di Giustizia europea, a seguito dell'emergenza rifiuti campana del 2007.

L’obiettivo della delegazione, guidata da Judith Merkies e composta oltre che da Peter Jahr, Margarete Auken e Carolyne Lefler anche dai parlamentari campani Andrea Cozzolino (Pd), Crescenzio Rivellini (Pdl), Erminia Mazzoni (Pdl), e Vincenzo Iovine (Idv), era quello di verificare le affermazioni contenute nelle 18 petizioni inviate dai movimenti cittadini alla sede europea tra il 2005 il 2008, nelle quali si chiedeva la verifica della compatibilità degli impianti delle discariche con l'ambiente in cui operano, in base alla normativa europea, per escludere eventuali danni alla salute dei cittadini e all’ambiente.

In particolare le istanze presentate pongono l’accento sull’inceneritore di Acerra, le discariche di Basso dell’Olmo nel Comune di Campagna (discarica chiusa dal 2006), di Macchia Soprana nel Comune di Serre (chiusa dallo scorso anno), di Valle Masseria nel Comune di Serre (sito previsto dal DL 90/08), di Chiaiano (discarica ancora attiva), di Terzigno (discarica attiva ex SARI e discarica da attivare nell’ex cava Vitiello), discariche costruite nel Parco nazionale del Vesuvio protetto dall´Unesco come “Patrimonio dell’Umanità”.

lotta discarica campania
Gli esponenti dei comitati cittadini campani hanno espresso forti dubbi sulla libertà di azione da parte della Commissione nel corso delle verifiche
Per avere un parere indipendente rispetto alle informazioni istituzionali, la Commissione ha anche incontrato a Benevento il 29 aprile i tecnici competenti e “indipendenti” in ambito scientifico (geologi, epidemiologi, sociologi), tra cui il prof. Franco Ortolani, professore ordinario di Geologia all’Università Federico II, che da anni segue l’evolversi della situazione campana.

Una missione che si è conclusa tra luci e ombre. Nel corso della conferenza stampa, tenutasi il 30 aprile a conclusione della visita, Judith Merkies ha così commentato: “Abbiamo potuto costatare un cambiamento dell'atmosfera politica che aiuterà a produrre quella svolta necessaria”, ma anche “di aver costatato come abbiano legittime preoccupazioni i cittadini che hanno inviato le petizioni, rivolgendosi a noi, circa l'assenza di un ciclo dei rifiuti. Hanno pienamente ragione” in Campania manca un ciclo integrato e non viene rispettata la gerarchia dei rifiuti perché si utilizzano soltanto discariche e termovalorizzatori senza passare per i processi che riducono i rifiuti, che favoriscono la loro selezione e il riciclaggio, processi che favorirebbero un utilizzo complessivamente minore delle discariche che sono viste non come una soluzione temporanea, ma definitiva”. Un’altra nota dolente: “la mancanza di trasparenza, per cui si intravede una possibilità di miglioramento, considerando che per ora non c'e' accesso alle discariche per l'opinione pubblica e per chi volesse verificare i dati” ha sottolineato la capodelegazione.

Una situazione denunciata anche dagli esponenti dei comitati cittadini campani, che hanno espresso forti dubbi sulla libertà di azione da parte della Commissione nel corso delle verifiche.

“La missione della Commissione Europea si è trasformata in una vera e propria farsa all'italiana. Il 28 aprile nella discarica di Chiaiano, è stato vietato l'ingresso non solo ai comitati presenti ma anche ai giornalisti e agli amministratori locali, che sono stati bloccati addirittura nei gabinetti. Agli ispettori inoltre, è stata concessa la visita solo di una parte della discarica. Perché?” ha commentato con sdegno Giamoco Acunzo uno dei portavoce del Movimento difesa del territorio area vesuviana.

vesuvio lotta denuncia
In Campania i comitati e le associazioni svolgono da 10 anni un’azione di contro-informazione e denuncia delle irregolarità nella gestione del ciclo rifiuti

Per sbloccare i 500 milioni di fondi europei sarà necessario che l’esito della visita, diffuso a giugno, dimostri che in Campania l’emergenza del 2007 è stata superata rispettando le normative europee nel rispetto dell’ambiente e della vita dei cittadini.

In Campania i comitati e le associazioni svolgono da 10 anni un’azione di contro-informazione e denuncia delle irregolarità nella gestione del ciclo rifiuti, e hanno lanciato, grazie l’aiuto di esperti e tecnici, proposte concrete per la risoluzione dell’emergenza, basate sulla raccolta differenziata porta a porta, sulla costruzione di impianti di compostaggio e riconversione degli ex CDR in impianti di Trattamento Meccanico dei rifiuti.

I comitati cittadini evidenziano come il Governo, che ha varato il 23 maggio 2009 il decreto legge n. 90 poi convertito nella legge n. 123, relativo alla gestione dell’emergenza rifiuti in Campania, ha tentato di risolvere il problema con una serie di norme in aperta violazione delle Direttive Europee, imponendo per legge, senza alcuna preventiva adeguata analisi dei territori, 11 mega-discariche di rifiuto “tal quale”, anche con codici CER pericolosi e la costruzione di 4 inceneritori finanziati dai CIP6. Uno di questi, quello ad Acerra, fin dal suo avvio, continua a bruciare materiale non a norma, producendo continui sforamenti dei limiti di legge per le polveri sottili.

Le comunità locali auto-organizzate, facenti parte del Movimento difesa del territorio area vesuviana, fronte di opposizione al disastro ambientale in Campania, che collabora attivamente con la Rete Campana Salute e Ambiente propongono un piano di interventi per la realizzazione di un sistema alternativo nella gestione dei rifiuti da parte delle istituzioni, dato che ancora oggi non è decollata la raccolta differenziata e non è partita alcuna seria bonifica dei territori devastati dai rifiuti tossici e da precedenti mega-discariche:

emergenza rifiuti campania
Le comunità locali auto-organizzate propongono un piano di interventi per la realizzazione di un sistema alternativo nella gestione dei rifiuti da parte delle istituzioni
1. Riduzione a monte dei rifiuti e campagna informativa e formativa per dare suggerimenti sull’acquisto di prodotti che comportino una minore produzione di rifiuti (imballaggi, decorazioni superflue, materiali disomogenei e difficili da smaltire, ecc.). Valutare con attenzione ciò che si acquista, operando una scelta tra diversi prodotti dello stesso tipo, per orientarsi su quelli che, a parità di qualità, generano meno scarti;

2. Rimozione immediata dei rifiuti giacenti su tutto il territorio;

3. Raccolta differenziata porta a porta effettiva e documentata con annesso e specifico piano industriale che preveda in tempi rapidissimi un passaggio da TARSU a T.I.A., abbattendo i costi del servizio ed allo stesso tempo rispettando la direttiva europea sintetizzata dal principio “Chi inquina paga”;

4. Trattamento Meccanico Biologico (TMB): trattamento a freddo dei rifiuti con sistema di estrusione (tipo Vedelago);

5. Riciclo, Riuso e Compostaggio;

6. Incentivare controlli e sanzioni, in modo che siano un monito per quei cittadini che ancora non sono convinti che la differenziata è una questione di vita o di morte per l’ambiente naturale che ci circonda;

7. Installare, dove lo spazio lo consente, mini isole ecologiche in tutta la regione Campania nei parcheggi a servizio di: supermercati, centri commerciali, cinema, stazioni ferroviarie e marittime, discoteche, bar, ristoranti, pizzerie, lidi balneari, industrie, scavi archeologici, musei, scuole, chiese, sedi di Istituzioni Pubbliche, ospedali e in tutti i parcheggi pubblici e privati custoditi.

8. Incentivare il compostaggio domestico familiare e condominiale tramite manifesti e depliant illustrativi con relative istruzioni;

9. Applicare su tutti i prodotti in commercio un bollino colorato dello stesso colore del contenitore della raccolta differenziata alla quale è destinato quando diventerà rifiuto, mentre per i prodotti che non vanno nei bidoni applicare una targhetta con le istruzioni di come smaltirlo quando non sarà più utilizzabile;

poduzione giornaliera campania rifiuti
Incentivare il compostaggio domestico familiare e condominiale tramite manifesti e depliant illustrativi con relative istruzioni
10. Istituzione di piattaforme ecologiche in numero sufficiente per rendere agevole l’utilizzo delle stesse da parte dei cittadini, tenendo presente la particolare conformazione geografica del territorio comunale. Dette piattaforme dovrebbero essere attrezzate con delle tettoie dove depositare tutti quei rifiuti recuperabili quali mobili, sedie, divani che con piccoli lavori artigianali potrebbero essere, una volta riparati, distribuiti a tutte quelle famiglie che si trovano in stato di bisogno. La riparazione potrebbe essere affidata a dei volontari che presterebbero la loro opera come gesto di solidarietà. A questo scopo si potrebbero reclutare i volontari con manifesti o attraverso le Parrocchie, le Associazioni e i Circoli;

11. Trasmettere periodicamente il percorso del materiale riciclato dal bidone al sito di lavorazione, per sfatare la convinzione che la raccolta differenziata sia solo fittizia, e cioè che in qualche luogo lontano da occhi indiscreti il differenziato finisca con l’indifferenziato e portato così in discarica;

12. Istituzione da parte dei Comuni di uno sportello telematico per fornire ai cittadini informazioni ed aggiornamenti sulla problematica dei rifiuti in tempo reale;

13. Piano straordinario di bonifica delle aree inquinate;

14. Abolizione definitiva dei commissariati straordinari;

15. Un nuovo piano rifiuti concordato con le comunità locali auto organizzate;

16. Contro discariche e inceneritori.

di Lucia Cuffaro


http://www.terranauta.it/a2095/rifiuti_e_riciclo/in_campania_continua_l_emergenza_rifiuti.html


Pubblichiamo con ritardo per gli impegni degli ultimi tempi, ringraziando l'autrice, Lucia Cuffaro.

Assemblea regionale domenica 23 maggio ore 16,00 Boscotrecase - Area Mercato

Traccia di discussione per un’assemblea regionale.

La crisi infinita e le lotte ambientali.

Se, com’è fin troppo possibile, dobbiamo morire,

facciamo in modo di essere esistiti

S. Weil

Nonostante il governo di centrodestra, nello scorso dicembre, abbia decretato la fine dell’emergenza rifiuti campana, la realtà quotidiana racconta agli abitanti di questa regione che le scelte politiche messe in campo per determinare una discontinuità con le gestioni passate altro non fanno che portare avanti, con metodi ancor più aggressivi, l’opera di distruzione ambientale che da 15 anni un commissariato straordinario ha reso sistema.

La complessa e strabordante produzione legislativa in materia è sostanzialmente mirata a colpire i residui diritti delle popolazioni in tema di salute, sicurezza del lavoro e beni comuni - oltre a sancire l’intolleranza del potere statale nei confronti di chiunque provi a criticare o rifiutare tali scelte liberticide manifestando il proprio dissenso: la pena è la galera.

Il “modello di sviluppo” imposto dal capitale politico-imprenditoriale-mafioso centrato sulla produzione di spazio-spazzatura attraverso l’uso sfrenato di cave-discarica, come nel caso della nostra area vesuviana, e sul saccheggio di denaro pubblico attraverso l’uso dei fondi Cip6 (formalmente dedicati alla produzione di energia rinnovabile) per la costruzione di inceneritori altamente inquinanti, apre un problema di “compatibilità ecosistemiche” che le realtà di Movimento in questi anni hanno saputo indagare a fondo, ponendo sulla scena sociale un conflitto serrato rivolto a perseguire strade alternative, oltre che oppositive all’attuale sistema, tra cui l’opzione “Zero Waste”.

Se l’origine dei movimenti locali può rispondere, d’acchito, ad un sentimento di particolarismo militante, questa non dovrebbe cristallizzarsi, ma tendere ad articolarsi lungo il tempo e nello spazio, emancipandosi dalla singola località di riferimento. Tale trasformazione non è però automatica (o necessaria!). E’, piuttosto, un potenziale presente in ogni conflitto ambientale locale, attivabile sia dalla connessione con altre esperienze analoghe in altre aree geografiche, che dal riconoscimento del più ampio contesto politico ed economico nel quale la propria azione comunitaria si esprime.

E’ per riannodare i nessi della trasformazione possibile che si fa necessaria, oggi, una discussione allargata a tutte le componenti del “parcellizzato” movimento campano che da anni si battono per difendere l’integrità dei luoghi da una pianificazione tecnico-scientifica che determina solamente inquinamento generalizzato. Questo per trovare opzioni comuni per uscire dalla trappola di un processo globale di definizione dello spazio che ha interiorizzato i principi capitalisti di produzione per la produzione, accumulazione per l’accumulazione, consumo per il consumo e innovazione per l’innovazione.

ASSEMBLEA REGIONALE

DOMENICA 23 MAGGIO 2010 ORE 16,00

BOSCOTRECASE – AREA MERCATO

Per adesioni: www.vesuvioinlotta.blogspot.com

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Collettivo Area Vesuviana

lunedì 17 maggio 2010

La verità sull'attentato a Falcone

Affinchè questo blog non sia monotematico...

Inchiesta italiana - A 20 anni di distanza capovolta la scena dell'agguato mafioso all'Addaura. Nel commando c'erano uomini dei servizi segreti. I poliziotti che salvarono il giudice furono uccisi.
Di Attilio Bolzoni e Francesco Viviano

venerdì 14 maggio 2010

ASSEMBLEA PUBBLICA. Lunedi 17\05 ore 20:00

Dopo gli ultimi appuntamenti che hanno visto la popolazione invadere le strade per chiedere l’immediata chiusura della discarica ex-SARI e la cancellazione, per decreto, della decisione di utilizzare Cava Vitiello come sversatoio regionale per il prossimo futuro, abbiamo ancora una volta registrato un’assenza di comportamenti, della così detta classe dirigente, funzionali alla risoluzione della vertenza. Per di più, alcuni comitati (la Rete ed i suoi profeti…del PD), in questo frangente, si sono fatti ipnotizzare dai saltimbanchi della politica locale, scivolando su terreni francamente impraticabili che conducono al riassorbimento del conflitto sociale aperto in un ambito “istituzionale” e pertinente alla sola sfera partitica. In sostanza, qualcuno sta cercando di ottenere la massima visibilità in virtù del grado minimo della sua rappresentatività sociale.

Noi, d’altro canto, siamo convinti che solo con una lotta autonoma di resistenza agìta dagli individui e dai movimenti organizzati sarà possibile sconfiggere il potere di una burocrazia inginocchiata all’altare del profitto che ci propone come pensiero unico l’assoggettamento dell’uomo da parte dell’uomo.

ASSEMBLEA PUBBLICA

LUNEDI 17 MAGGIO - H.20,00

C/O EX-BORDELLO

Boscoreale (ZONA PISCINALE)

Invitiamo i singoli, le associazioni, i centri sociali ad aderire all'appello per la costruzione di appuntamenti di mobilitazione e sensibilizzazione su tutto il territorio comprensoriale.

Contro discariche ed inceneritori. Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti. Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto. Per una stagione dell’autogoverno collettivo. Per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate. Per l’avvio reale della raccolta differenziata porta a porta. Per il reddito garantito al lumpen, (e ai precari e ai disoccupati), che qui vive dispera muore. Per Riciclo, Riuso e Compostaggio. Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. Contro il capitalismo della catastrofe.

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giovedì 13 maggio 2010

Manifestazione 8 Maggio




Pubblichiamo con ritardo queste foto per due motivi.
1. Negli ultimi giorni abbiamo lavorato per rendere "agibile" uno spazio a Boscotrecase al Corso Umberto I (Zona Piscinale, lato Boscoreale) nel quale ci riuniremo.
2. Dopo le contestazione al sindaco di Terzigno, in rete nessuno (o quasi) ha pubblicato nostre foto.

Ringraziamo Ferdinando Kaiser per il lavoro di documentazione fotografica che, in ogni momento di lotta, puntualmente svolge.
Gli scatti che seguono sono i suoi.







...ed infine c'è chi contesta il sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio


e chi lo applaude...

mercoledì 12 maggio 2010

ASSEMBLEA PERMANENTE di MOVIMENTO

Tutti i giorni dalle 19.00

via Umberto I Boscotrecase (zona Piscinale)

Invitiamo i singoli, le associazioni, i centri sociali ad aderire all'appello per la costruzione di appuntamenti di mobilitazione e sensibilizzazione su tutto il territorio comprensoriale.

Contro discariche ed inceneritori. Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti. Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto. Per una stagione dell’autogoverno collettivo. Per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate. Per l’avvio reale della raccolta differenziata porta a porta. Per il salario garantito al lumpen, (e ai precari e ai disoccupati), che qui vive dispera muore. Per Riciclo, Riuso e Compostaggio. Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. Contro il capitalismo della catastrofe.

Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana

Collettivo Area Vesuviana

Dichiarazioni Domenico Auricchio

Bisogna fare attenzione a certa gente e agli amici di certa gente. Buona lettura.


«No, la discarica per noi è una ricchezza. Gli altri Comuni ce la invidiano. È perciò che ho fiducia in Berlusconi. Siamo entrambi imprenditori. Silvio mi ha promesso che farà diventare Terzigno come un paese della California».

«Abbiamo chiesto la bonifica del territorio comunale. Quindi, l'approvazione del Puc, il piano urbanistico comunale, che prevede un'area commerciale di 200 mila metri quadrati nella zona rossa per rilanciare l'economia di Terzigno e delle aree vicine. Infine, Silvio Berlusconi in persona mi ha promesso che ci darà una mano per la realizzazione di un centro polisportivo. Sarà il più grande della Campania: realizzeremo persino un campo di golf».

«All’incirca 12 euro a tonnellata: potremo rifare le strade, dare un’aggiustatina al paese e fornire nuovo impulso all’economia. E tutto questo, senza subìre alcun danno. Ho visto come lavorano i militari: sono bravissimi! Sono stato nel sito di Sant’Arcangelo Trimonte: non è una discarica, ma una fabbrica di confetti. Ecco, noi avremo una fabbrica di confetti che produrrà oro. Insomma, altro che casinò. Meglio di un casinò».


Domenico Auricchio, uomo del fare, sindaco di Terzigno e commerciante di frutta fresca e secca.
2008

sabato 8 maggio 2010

Kleftes, kleftes!

Ladri, ladri!

La rivolta del popolo greco contro la violenza ed i soprusi di un sistema capitalistico che vuole il fallimento economico e sociale di un’intera nazione e l’impoverimento e la cancellazione dei diritti per milioni di lavoratori, di disoccupati, pensionati e giovani è di fronte a noi, in questi giorni, a dimostrare che è possibile rispondere, con la stessa durezza, a chi impone il conto della crisi a chi l’ha subita e da sempre paga per tutti. FMI e BCE, con l’avallo del governo socialdemocratico (PASOK), stanno già affilando la mannaia: riduzione dei salari del 15%; l’età pensionabile elevata a 67 anni; riduzione drastica delle pensioni; abolizione dei contratti nazionali di lavoro e di tutte le garanzie contro i licenziamenti; tagli di migliaia di posti di lavoro nella scuola, nella sanità e in tutto il settore pubblico; riduzione massiccia dei finanziamenti per servizi e beni comuni.

E’ la ricetta, privatizzare i profitti e socializzare le perdite per remunerare la rendita e la speculazione, che il processo di accumulazione capitalista detta nei periodi di crisi in tutte le regioni del sistema, pur di non modificare la struttura dei rapporti sociali predominante. L’esercizio di questa violenza insopportabile sulla classe dei subalterni determina una spinta a rispondere che dà luogo ad un conflitto aperto.

In Italia, dove la precarietà è, ormai da anni, l’elemento caratterizzante del lavoro (dal pacchetto Treu alla legge 30, sino alle ultime manomissioni fasciste del ministro Sacconi), la crisi economico-politica la stiamo già pagando da tempo. L’imposizione di una flessibilità sfrenata va di pari passo con le richieste, da parte padronale, di un aumento di produttività. Il tutto col beneplacito delle organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL e dei partiti del centro-sinistra, sordine onnipresenti ad ogni eco di rivolta.

La realtà materiale si fa ancora più tragica se consideriamo che a livello territoriale, della vita quotidiana, la crisi si acutizza e aggredisce anche l’ambito ecologico. Sotto la spinta ideologica della distruzione creatrice la classe degli accumulatori sta avvelenando la nostra regione, le nostre comunità. Qui è in ballo addirittura la sopravvivenza collettiva. La ridefinizione dello spazio fisico in termini di spazio-spazzatura, di enorme discarica è, però, solo una delle più laceranti forme di ladrocinio che il sistema sta perpetrando a danno degli abitanti di queste terre.

Convinti che una critica radicale dello stato delle cose se resta intrappolata nello spazio comunitario definisce una linea politica di adattamento e sottomissione e non certo di trasformazione e resistenza attiva, sin da ora è meglio chiarire che per noi la lotta ecologica è solo una tappa. A differenza di chi oggi combatte per difendere il proprio orticello politico, auspicando un capitalismo che si adegui alle costrizioni ecologiche, pensiamo ci sia lo spazio, e non è poco, perché le forze alternative politiche, sociali e sindacali a livello locale, regionale e nazionale riescano nel duro lavoro di creare una forza più unita e conflittuale, muovendosi nella tempesta di cambiamento scatenata dall’accumulazione flessibile. In pratica auspichiamo una trasformazione economica, sociale e culturale che abolisca le costrizioni del capitalismo e, proprio per questo, instauri un nuovo rapporto degli uomini con la collettività, con l’ambiente e la natura.

Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana

Collettivo Area Vesuviana

giovedì 6 maggio 2010

Contro discariche ed inceneritori. Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti. Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto. Per una stagione dell’autogoverno collettivo. Per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate. Per l’avvio reale della raccolta differenziata porta a porta. Per il salario garantito al lumpen, (e ai precari e ai disoccupati), che qui vive dispera muore. Per Riciclo, Riuso e Compostaggio. Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. Contro il capitalismo della catastrofe.

MANIFESTAZIONE

Sabato 8 maggio 2010 ore 9,30

Concentramento delle realtà di base Piazza Vargas - Boscoreale

Invitiamo i singoli, le associazioni, i centri sociali ad aderire all'appello per la costruzione di appuntamenti di mobilitazione e sensibilizzazione su tutto il territorio comprensoriale.


Video della visita Commissione petizioni UE


lunedì 3 maggio 2010

Comunicato Stampa sulla visita della Commissione Europea Petizioni

La visita degli ispettori della Commissione Europea petizioni del 28 e 29 aprile si è trasformata in una vera e propria farsa all'italiana.

Nella discarica di Chiaiano, il giorno 28, è stato vietato l'ingresso agli amministratori locali, addirittura bloccati nei gabinetti, e trattamenti analoghi sono stati riservati ai giornalisti e ai comitati presenti.

A questo proposito la parlamentare olandese Judith Merkeis ha testualmente affermato: «Avevamo chiesto la presenza della stampa, invece è stata una visita senza trasparenza e senza democrazia».

Il blocco delle forze dell'ordine al sito di Chiaiano ha evidenziato in maniera lampante come ai cittadini campani, a causa della brutale militarizzazione dei luoghi imposta dalla Legge n.123 sulla gestione dell'emergenza rifiuti, sia negata la sovranità sui propri territori; al punto addirittura di impedire ai cittadini stessi di interagire sui luoghi del degrado con i commissari europei, la cui visita è il risultato delle loro petizioni, e questo in netto contrasto con il diritto dei parlamentari di selezionare liberamente gli accompagnatori nelle ispezioni.

Le dilazioni temporali dovute all'increscioso episodio di Chiaiano hanno "costretto" la Commissione, sempre il 28, a visionare frettolosamente e solo di passaggio la disastrosa mega-discarica di Ferrandelle (senza poter neppure visitare quella di Maruzzella) e le altrettanto vergognose piramidi di ecoballe di Taverna del Re; in quest’ultimo caso si è anche addotta l’impossibilità d’ingresso trattandosi di sito sotto sequestro, sebbene sia noto che il provvedimento di sequestro è relativo solo al sito di Masseria-Lo Spesso. Lungo tempo è stato, invece, dedicato alla visita del termodistruttore di Acerra, che ha regalato ai commissari, nonostante le rassicurazioni dei gestori, l'ennesimo guasto, questa volta ad una delle tre caldaie.

In serata la commissione ha incontrato i comitati del Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania e della Rete Campana Salute e Ambiente i quali presidiavano la sede dell'Hotel Palazzo Caracciolo, in rappresentanza dei territori di Chiaiano, Acerra, Ferrandelle, Maruzzella, Taverna del Re, Terzigno e Sant'Arcangelo.

I Comitati presenti hanno consegnato ai commissari un plico di documentazione integrativa alle petizioni ed hanno spiegato con determinazione il fatto che, dopo 15 anni di emergenza rifiuti, nulla in Campania è cambiato e si continua ad insistere con scellerate soluzioni basate su mega-discariche di tal-quale ("spostando" le emergenze dalle città alle fertili campagne campane), inceneritori, tra l’altro finanziati in violazione delle norme europee sulla concorrenza (truffa dei CIP6) e finte bonifiche dei territori devastati dai rifiuti tossici, il tutto in aperta violazione delle normative europee in materia.

I comitati hanno inoltre insistito affinché venga immediatamente chiuso l’inceneritore di Acerra che, ancora non rispetta le prescrizioni ambientali e sfora costantemente i valori di inquinanti previsti per legge, si attivi da subito sull'intera regione una vera raccolta differenziata, con il conseguente immediato avvio e completamento degli impianti di compostaggio, pur presenti sul territorio, ma fermi da anni; hanno inoltre spiegato che da tempo sono state da loro avanzate proposte alternative proiettate verso un ciclo a Rifiuti Zero basato sul totale recupero della materia, proposte fino ad ora rimaste inascoltate.

Analoghi blocchi ai non parlamentari da parte delle forze dell'ordine si sono verificati anche il giorno 29, quando la Commissione Europea ha visitato le discariche di Terzigno.

Benché nei giorni precedenti le truppe armate della protezione civile si fossero affannate a riversare terreno nelle discariche di Chiaiano e Terzigno, per "coprire" i misfatti e fornire una parvenza di ordine e di rispetto delle leggi europee, è bastata una banale incursione nella ex-SARI di Terzigno perché uno dei commissari potesse estrarre dal terreno addirittura un bidone di solvente.

Si è cercato in tutti i modi, da parte delle autorità italiane, a partire dalla protezione civile,come si può intuire, di impedire ai Parlamentari in missione di vedere e capire lo scempio che ancora oggi violenta la nostra regione. L'emergenza non è stata affatto risolta ma in più è stato pericolosamente nascosto sotto il tappeto, insieme ai rifiuti, anche il rischio al quale sono soggetti tutti i giorni i cittadini campani che vedono arrivare sulle proprie tavole prodotti alimentari coltivati a pochi passi da discariche "abusive" di Stato e stoccaggi “provvisori” ormai permanenti. E’ stato nascosto il connubio tra autorità locali, gruppi industriali ed organizzazioni criminali nella gestione e smaltimento illecito e spesso nocivo dei rifiuti in questi anni che ha portato ad un significativo aumento percentuale di morti per cancro ed altre patologie derivanti dall’inquinamento.

Per tutti questi motivi chiediamo ai Parlamentari europei di non trascurare questi aspetti nella valutazione di quanto sta avvenendo in Campania.

Auspichiamo che il risultato della visita abbia come conseguenza il deferimento del governo italiano alla Commissione Europea, in quanto del tutto inadempiente rispetto agli obblighi relativi a una corretta gestione dei rifiuti, e la conferma del blocco dei fondi europei fino a quando non vi siano significativi cambi di rotta nella gestione dei rifiuti in Campania nella direzione dei “Rifiuti Zero”.

Per questo facciamo appello affinché la commissione europea continui ad essere vigile sulla gestione dei rifiuti in campania e vincoli lo sblocco dei fondi al ripristino della partecipazione e del controllo da parte dei comitati di cittadini nella ricerca stessa delle soluzioni più adatte per un ciclo di smaltimento compatibile con la salute, l’ambiente e lo sviluppo locale.

Coordinamento regionale Rifiuti della Campania
Rete Campana Salute e Ambiente

Movimento Difesa del Territorio Area Vesuvianawww.vesuvioinlotta.blogspot.com

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