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Diretta corteo in streaming su WebTV: http://www.livestream.com/vesuvioinlotta




"Una diossina intellettuale sta decretando il Declino e la Caduta dell'Impero dell'Essere Umano...
e se non avessi qualche speranza lascerei perdere." F. Battiato
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Invitiamo i singoli, le associazioni, i centri sociali ad aderire all'appello per la costruzione di appuntamenti di mobilitazione e sensibilizzazione su tutto il territorio comprensoriale.

Contro discariche ed inceneritori. Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti. Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto. Per una stagione dell’autogoverno collettivo. Per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate. Per l’avvio reale della raccolta differenziata porta a porta. Per il salario garantito a precari e disoccupati che qui vivono disperano muoiono. Per Riciclo, Riuso e Compostaggio. Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. Contro il capitalismo della catastrofe.


Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana

Collettivo Area Vesuviana

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martedì 29 giugno 2010

LA VITTORIA DI PIRRO

L’entusiasmo con cui il sindaco di Boscoreale saluta una promessa fatta da un suo superiore, l’assessore all’ambiente della Regione in quota AN, ci lascia esterrefatti. La non apertura della Cava Vitello, indicata per la prima volta con la legge Berlusconi 123/2008, è una farsa.

La legge non è stata modificata, quindi il sito previsto rimane come una minaccia sempre presente sulle teste delle popolazioni vesuviane e siamo sicuri che al prossimo acuirsi della “crisi” ambientale in Campania, a colpi di deroghe, anche questo buco sarà utilizzato. Si, perché è sotto gli occhi di tutti che la questione “rifiuti” è ancora lontana dall’essere risolta. Dopo le critiche al sistema commissariale avanzate dalla Comunità Europea, che minaccia timidamente il blocco dei 135 milioni di euro destinati alla regione per effettuare bonifiche e raccolta differenziata (ancora soldi?), e l’accusa della stessa CE sulla scelta di luoghi non idonei – tipo Terzigno e Valle della Masseria - per sversare qualsiasi tipo di rifiuto, anche tossico-nocivo, l’uomo delle promesse (l’assessore Romano) è andato ad elemosinare qualche soldino a Bruxelles vendendosi un nuovo Piano regionale “sostenibile” che non esiste ancora e che a suo dire sarà pronto tra 4-6 mesi (chi ci crede?). Dopo 16 anni di emergenze che sono servite soltanto ad ingrassare la politica-mafia di centro-destra e centro sinistra che governa i territori, dopo una pianificazione ultradecennale che lascia sul campo solamente inquinamento e devastazione, dopo che la raccolta differenziata è ancora di là da venire (non c’è controllo sui dati, non c’è trasparenza, tutti sanno che le materie divise vengono trasportate di soppiatto in discarica, non esistono isole ecologiche, si paga ancora la vecchia TARSU, osserviamo micro-discariche sparse dappertutto, non si percepiscono mutamenti per ciò che concerne l’avvio di percorsi culturali tesi alla salvaguardia dell’ecosistema, niente riuso, nessun tentativo di riduzione a monte), dopo aver fatto scomparire più di 3 miliardi di euro di finanziamenti pubblici senza avviare un sito di compostaggio, dopo aver militarizzato intere aree della regione, dopo aver minacciato con pene più dure chiunque si opponesse alle criminali scelte incuranti della salute pubblica, oggi dovremmo festeggiare. Per che cosa?

I fatti ci dicono ben altro: la Cava Vitiello era stata solo prevista dal duo Belusconi-Bertolaso; quello che veramente non si è voluto e non si vuole vedere è la Cava SARI che tutti i giorni ingurgita tal quale, fanghi da depurazione, metalli pesanti, umido, rifiuti tossici, materiali risultanti da bonifiche, amianto, rifiuti ospedalieri e che insieme alla vecchia discarica contamina velenosamente le nostre terre e le nostre vite. Adesso, lo stesso assessore messia parla di allargamento della discarica SARI, svelando così il trucco “nominalistico” e prevedendo per l’area in questione gli stessi quantitativi di munnezza già preventivati (oltre 5 milioni in tutto). E’ qui che è mancato e manca l’impegno suo e di tutta la classe dirigente locale. Il perché è ormai chiaro: questa è una discarica bipartisan, scelta da Prodi e aperta da Berlusconi. Col cavolo che la cricca dei “politicamente corretti” potesse liberamente protestare per l’unico scempio veramente realizzato alle falde del Vesuvio (vulcano attivo!).

Su questa carneficina in atto non c’è stato parco nazionale che tenesse, zona di protezione speciale che servisse, prodotti di pregio che si svalutassero, integrità della salute degli abitanti che dovesse esser difesa. Tutti, la partitocrazia ed il suo codazzo clientelare, hanno messo la testa sotto la sabbia (spazzatura) come gli struzzi per non vedere, per non sentire. Tutti complici. Adesso dovremmo anche rallegrarci? Ringraziare qualcuno che non ha fatto ancora un quarto di nulla?

Niente da fare, non ci convincete: sino a quando la discarica in funzione non sarà chiusa, fino a quando una bonifica radicale di tutto il territorio vesuviano non sarà attuata, fino a quando una politica verso rifiuti zero non sarà patrimonio collettivo, l’intensità del conflitto in atto non potrà che aumentare. Lasciamo a lei e alla politica del “fare business” il macabro rituale di brindare e cantare vittoria sul corpo martoriato ed agonizzante di una terra che ancora presuntuosamente credete di governare.

Essendo consapevoli che la lotta per il ripristino di condizioni accettabili di vivibilità è appena cominciata, chiamiamo cittadini ed abitanti a partecipare alla manifestazione, da noi indetta, per la chiusura immediata della discarica, contro la repressione e per un nuovo diritto alla salute.

CORTEO

MARTEDI 29 GIUGNO 2010

CONCENTRAMENTO H. 20,00 PIAZZA MATTEOTTI - BOSCOTRECASE

La piu' grande discarica abusiva d'Italia
è in Abruzzo

Disastro ambientale ed avvelenamento delle acque destinate al consumo umano sono i reati collegati alla scoperta della più grande discarica abusiva d’Italia, scoperta dalla forestale in Abruzzo.

185 mila metri cubi di sostanze tossiche e pericolose sono state sepolti a 5-6 metri di profondità vicino a Bussi (Pescara) in un terreno vicino al fiume Pescara. Ci sono cloroformio, tetracloruro di carbonio, esacloroetano, tricloroetilene, triclorobenzeni e metalli pesanti. Dai primi rilievi, Forestale e Procura ritengono che l’inizio dell’utilizzo del terreno – nel 1999 ceduto dalla Montedison ad una società immobiliare di Milano riconducibile sempre alla Montedison – come discarica risalga a diversi decenni fa, molto prima dello stabilimento della Solvay, di cui si esclude un coinvolgimento.

Per bonificare al zona bisognerà rimuovere 240 mila le tonnellate di terra e il costo stimato di tale operazione si aggira intorno ai 58 milioni di euro (che al momento non si sa dove recuperare). Bisognerà anche trovare una discarica sicura (che non faccia percolare nella falda altre schifezze) e grande abbastanza da contenere la massa enorme del terreno da smaltire.

Per il sostituto procuratore della Repubblica di Pescara, Aldo Aceto, che conduce le indagini: «il danno è di proporzioni gigantesche». Molte delle sostanze inquinanti sono state assorbite dal terreno, finendo nelle acque del vicino fiume Pescara: si escludono, al momento, problemi per l’acqua potabile. Secondo gli investigatori la discarica individuata, comunque, «è solo la punta di un iceberg»: si pensa che l’area in cui sono stati interrati i rifiuti sia molto più vasta.

Dante Caserta, Presidente del Wwf Abruzzo, ha raccontato gli effetti del sopralluogo sui tecnici, che dovrebbero essere abituati a spettacoli simili: “Siamo attoniti di fronte alle foto raccapriccianti raccolte durante i sopralluoghi: lastre di metri di spessore ed estese per decine di mq di cristalli di sostanze tossiche; materiali di ogni colore immaginabile; tecnici che si sono sentiti male nonostante maschere e tute di protezione.”


Da: Ecoblog

giovedì 24 giugno 2010

CORTEO CONTRO DISCARICHE ED INCENERITORI
martedi 29 giugno 2010

ore 20:00

partenza Piazza Matteotti
(ex circumvesuviana) Boscotrecase

mercoledì 9 giugno 2010

ASSEMBLEA PUBBLICA
mercoledi 9 giugno 2010
Boscoreale - Piazza Vargas
ore 19:00
"COMUNICAZIONE ALLA CITTADINANZA"


NO A DISCARICHE ED INCENERITORI
VERSO RIFIUTI ZERO

domenica 6 giugno 2010

RE(de)PRESSIONE

Tanto per cambiare: dopo aver testardamente cercato di difendere il territorio vesuviano dallo scempio ambientale che devasta quotidianamente l’area (e la Campania tutta) con migliaia di tonnellate di rifiuti di ogni tipo, la violenza dell’apparato poliziesco si è scagliata ancora una volta contro la popolazione inerme. A forza di manganellate lo stato-mafia ha imposto la devastazione senza minimamente tenere conto delle rivendicazioni di donne uomini e bambini che di questa terra sono figli e custodi ad un tempo.

Intere comunità che pacificamente si autorganizzano e chiedono di poter contare nelle scelte “infrastrutturali” che stanno ridisegnando al negativo paesaggi e condizioni di esistenza, vengono trattate come orde della peggiore specie, criminalizzate, accusate di atti osceni dalla retorica paternalistica delle burocrazie al potere. Le stesse – i partiti e le loro consorterie – che hanno determinato con la loro rete di clientele il sonno della ragione di grossa parte degli abitanti di questi luoghi, che hanno lavorato e lavorano (…gli unici a farlo, visto il tasso di disoccupazione!) sul ricatto personale affinché nulla intacchi il sistema politico fondato sulle compatibilità, che riproducono da trent’anni a questa parte strategie affaristiche volte a difendere rendite di posizione decrepite, che continuano imperterrite a vendersi “silenziosamente” corpi e territori calpestando dignità, idee, futuro.

Non possiamo che condannare fermamente, quindi, l’aggressione vigliacca subita dalle genti di questo territorio da parte del braccio armato del potere – non a caso definito tutore dell’ordine – ma allo stesso tempo non possiamo non condannare il balbettio piagnucoloso della classe dirigente locale che continua a stupirsi del fatto che la fase storica attuale ridisloca il conflitto nelle sue innumerevoli forme sulla scena sociale per ristabilire processi democratici unico antidoto alla re(de)pressione imperante.

Sicuramente partiranno i soliti distinguo: ci sono manifestanti buoni e cattivi, violenti e pacifici, moralisti e immorali. Cazzate!

Questa volta il giochetto, sempre utile per chi ci governa, del dividi e amministra non funzionerà. La speculazione tattica della “politica in crisi”, che cerca sempre di rinchiudere la dialettica materiale nel corpo mortifero dell’istituzione statuale e delle sue regole formalistiche – mediazione, chiacchiericcio, ricorsucci, svendite –, non serve che a prender tempo, a scongiurare l’esplosione di rivolte che possono mettere definitivamente in crisi l’autoreferenzialità della rappresentanza. Se questo dispositivo avrà la meglio non ci resterà che scoprirci, di qui a poco, tutti definitivamente condannati all’avvelenamento.

Nel frattempo, oltre a praticare il dissenso e la resistenza con i mezzi che riterremo più consoni alla fase, non indietreggeremo di un millimetro per quanto concerne l’attività di costruzione di una nuova politica: quella che trasforma gli uomini nell’interno, che afferra le vite singole e le rovescia. Che non si limita ai piccoli spostamenti istituzionali, ma cambia le coscienze, sconvolge le biografie, restituisce agli individui la forza e la capacità di “decidere” cosa essere.

sabato 5 giugno 2010

A BOSCOREALE LA POLIZIA CARICA I MANIFESTANTI

INVITIAMO CHIUNQUE ABBIA MATERIALE
FOTO E VIDEO INERENTE ALLE CARICHE A FORNIRCELO.

2010-06-05

comunicato stampa



La sera del 4 giugno, alle ore 22, un folto gruppo di cittadini – circa 400 persone – si è riunito sulla panoramica di Boscoreale allo scopo di svolgere un’assemblea pubblica sul tema “discariche ed inceneritori” in seguito alle sconfortanti notizie provenienti dagli enti Provincia e Regione riguardanti la Cava vitello e la Cava Sari (site a circa 200 metri dalla suddetta rotonda).
Da subito lo schieramento delle forze dell’ordine è stato ingente.
L’assemblea ha tentato di chiedere alla polizia di poter aprire una vertenza con il Prefetto, avvicinandosi alla via Zabatta, dove erano schierati i blindati della Polizia: non avendo avuto risposte celeri in merito, i manifestanti, per evitare scontri, sono ritornati presso la rotonda proseguendo nel blocco stradale.
Passata la mezzanotte le persone rimaste hanno subito l’offesa delle forze dell’ordine che hanno iniziato una carica violenta contro i manifestanti stessi, molti dei quali fermi ai lati della strada.
I cittadini hanno provato a difendersi a mani alzate e senza offendere. Dopo circa trenta minuti di scontri, il bilancio è stato di 3 persone fermate e 6 feriti, tutti fra i civili.
L’offensiva dello Stato contro il diritto dei cittadini a difendere la propria salute, ha toccato questa sera punti di estrema violenza e tensione. La risposta alla richiesta, legittima, della cittadinanza a veder tutelata in primis la propria salute, è stata la violenza delle forze dell’ordine.



Siamo indignati dinanzi all'ennesimo abuso da parte dello Stato. Continueremo a gridare forte ai signori che gestiscono il potere che questa terra non è morta e non accetterà, restando a guardare, il disastro ambientale in atto.

Chiediamo solidarietà a tutte le realtà in lotta e ai cittadini.



Movimento Difesa del Territorio - Area Vesuviana
Collettivo Area Vesuviana

venerdì 4 giugno 2010

VENERDI 4 GIUGNO 2010
ASSEMBLEA PUBBLICA
ORE 22:00
ROTONDA
via Panoramica

CONTRO DISCARICHE ED INCENERITORI

mercoledì 2 giugno 2010

RIASSUNTO DELL'INCONTRO CON L'ASSESSORE REGIONALE ROMANO


Oggi alle ore 15.00 una delegazione del Movimento Difesa del Territorio - Area Vesuviana ha incontrato l'assessore regionale all'ambiente Romano. Le risposte fornite dall'assessore non soddisfano le richieste delle popolazioni in lotta. Pur mostrando una disponibilità al dialogo, Romano ha ribadito che la posizione attuale non consente di prescindere da discariche ed inceneritori, ribadendo, come è già stato fatto dalla provincia di Napoli, che è NECESSARIO ALLUNGARE LA VITA DEGLI IMPIANTI ESISTENTI. Di conseguenza la ex SARI continuerà a sversare rifiuti fino a quando non sarà colma.
Qui di seguito i punti sottoposti all'assessore e le sue relative risposte.

- Sulla richiesta di un impegno dell’amministrazione regionale ad escludere NETTAMENTE E CHIARAMENTE la Cava Vitiello per la realizzazione di una nuova discarica
Risposta: “Oggettivamente il contesto presenta delle criticità di cui non è possibile non tener conto”. Dunque come sempre non un NO netto, ma una affermazione che aggiunge poco a quanto c’era già stato detto dalla provincia.
- Sulla discarica ex SARI. - Non sono mai stati effettuati rilievi dell’acqua, della terra e dell’aria. Gli unici dati che sono in nostro possesso (quelli dell’arpac) parlano di teli lacerati, geomembrana non fissata e percolato che trasborda. Per noi dunque la discarica non è a norma. Ne chiediamo la chiusura e bonifica.
Risposta: La bonifica è di competenza commissariale (De Biase).
L’unica cosa che l’assessorato all’ambiente può fare è “ tentare di garantire la corretta gestione di quello che esiste per non arrecare problemi alle popolazioni. Saranno avviati IMMEDIETAMENTE dei controlli e i 7 STIR presenti in regione, andranno verso la biostabilizzazione della frazione organica per evitare che quest’ultima finisca in discarica” (NOI AGGIUNGIAMO: per dare meno volume al rifiuto e dunque allungare la vita agli impianti).
- Ancora sulla ex SARI. E’ stata realizzata in una zona vulcanica. Non esiste una posizione ufficiale CHIARA ed ESPLICITA in merito. Se dovessero esserci a breve problemi legati al fenomeno vulcanico, quali sono le azioni per la messa in sicurezza? Fenomeni sismici, deformazioni, eventuali aperture di bocche ed eruzioni future: come ci si tutela?
Risposta: Saranno con urgenza fatti dei passaggi su questa indubbia criticità.
- Sul Compostaggio. Attivazione immediata degli impianti.
Risposta: Ne stiamo costruendo 13. Di qui a tre mesi attiveranno quelli di Eboli e di Salerno. L’assessore dichiara di NON SAPERE DOVE SONO GLI ALTRI IMPIANTI.
- Sulla tracciabilità dei rifiuti.
Risposta: Entro due mesi verranno attivati SITRA e SISTRI e l’intero parco veicolare sarà dotato di una scatola nera per controllare il percorso e le eventuali soste dei camion che trasportano rifiuti. Servirà a combattere la camorra che ad oggi si occupa del trasporto.
- Sulla richiesta di tavoli di coinvolgimento dei cittadini e delle realtà in lotta ai processi decisionali che riguardano la loro salute e i loro territori.
Risposta: L’assessore si è reso disponibile a creare un canale preferenziale e ha “dato segnali di apertura” nei confronti di questa possibilità.
- Nel decreto sugli abbattimenti (non ancora votato alla camera) è stata prevista la possibilità di rivedere le zone sottoposte a vincolo. C’è la possibilità che la cosa interessi il parco nazionale del Vesuvio? Noi vigileremo costantemente sulla cosa.
Risposta: L’assessore si impegna a fare altrettanto.




Ribadiamo in conclusione il concetto: nonostante una minima apertura su alcune questioni (come i controlli, che in una situazione del genere dovremmo avere per diritto) per questa amministrazione regionale non è possibile, allo stato attuale delle cose, PRESCINDERE DA DISCARICHE ED INCENERITORI. L’UNICA URGENZA è ALLUNGARE LA VITA DEGLI IMPIANTI ESISTENTI.






martedì 1 giugno 2010

VESUVIOINLOTTA CONSIGLIA

CAPONE & BUNGTBANGT
presentano
"BIO LOGIC"

Etichetta: Sciarap/Arealive

Distribuzione: Edel

3 giugno ore 18:00 Museo Madre

napoli, via settembrini 79 (traversa di via duomo)


comunicato stampa

E' fissata per giovedì 3 giugno alle ore 18,00 al Museo Madre (via Settembrini 79, Napoli) la presentazione del nuovo disco di Capone & BungtBangt, Bio-Logic. Un disco bio-grafico ed eco-logico: due parole che sintetizzano il significato dei 21 brani contenuti nell'album che racchiude la storia di 10 anni di musica ad impatto zero. Alla presentazione, oltre a Capone e l'intera band, sarà presente il direttore del MADRE Edoardo Cycelin, Eugenio Ottieri direttore artistico di Progetto Sonora che ha collaborato alla produzione del video.

Capone & Bungt Bangt, la band più ecologica del mondo, ha deciso di presentare il proprio lavoro in un "contenitore" speciale, il Museo d'Arte Contemporanea Donna Regina di Napoli. La vicinanza istintiva che c'è sempre stata tra Capone e la Pop Art si è concretizzata nella collaborazione con il Madre per la realizzazione del video di Un'Altra Canzone d'Amore, girato proprio all'interno del museo. La troupe, guidata dal regista Dagon Lorai, ha "curiosato" tra le sale del museo, lasciandosi ispirare dalle opere d'arte contemporanea del Madre. Ne è venuta fuori una contaminazione inusuale tra musica ed arte, tra note e sculture. Il Video è stato realizzato grazie alla collaborazione dell'Associazione Scatola Sonora, poi diventata Progetto Sonora, che da sempre è attenta alle sinergie tra musica e arte e alle potenzialità dei luoghi non convenzionali.

Durante la presentazione verranno raccontati 10 anni di storia di Capone & BungtBangt, ascoltando anche alcuni brani ed i relativi video del percorso artistico della band che fin dall'inizio ha utilizzato solo e sempre materiali di scarto per "Produrre musica". Verranno eseguite versioni unplugged, "con poche cianfrusaglie" come dice Capone, strumenti ancora più semplici di quelli che vengono abitualmente utilizzati nei concerti. Per il concerto vero e proprio l'appuntamento è due giorni dopo, il 5 giugno in piazza San Domenico Maggiore. Si parlerà ed ascolterà live Project ReEvolution, brano inedito scritto da Capone con Francesco Sondelli per finanziare l'associazione Manitese in attività educative e creative dei bambini dei quartieri a rischio di Napoli e Città del Guatemala. Per l'occasione Sondelli sarà presente a Napoli proveniente da Los Angeles sua città di residenza.

Uno spazio verrà anche dedicato alla copertina del disco realizzata da Francesco Salvati, illustratore della Apple per i programmi di grafica dell'iPad che ha dato la possibilità a Capone & BungtBangt di essere la prima band ad avere una copertina disegnata con questo nuovo supporto che utilizza le dita al posto della matita. E' prevista anche una breve performance dei Bum Bum Trakk la band di bambini del 3° circolo di Sant'Antimo scuola elementare dove Capone da anni svolge un laboratorio sulla costruzione e l'utilizzo di strumenti fatti con materiali riciclati.

Insomma una presentazione piena di colori e sfumature che si addice a chi in tanti anni di musica ha voluto comunicare un mondo nuovo, un linguaggio tanto profondo e condiviso da tutti, senza barriere e senza bandiere.

L'ingresso è libero e l'invito è esteso a tutti, addetti ai lavori e pubblico.

Museo Madre ore 18:00 - Napoli, via settembrini 79 (traversa di via duomo).

Uffico stampa Giovanni Nicois 3336436258