Ci siamo trasferiti su
WWW.VESUVIOINLOTTA.ORG

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Diretta corteo in streaming su WebTV: http://www.livestream.com/vesuvioinlotta




"Una diossina intellettuale sta decretando il Declino e la Caduta dell'Impero dell'Essere Umano...
e se non avessi qualche speranza lascerei perdere." F. Battiato
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Invitiamo i singoli, le associazioni, i centri sociali ad aderire all'appello per la costruzione di appuntamenti di mobilitazione e sensibilizzazione su tutto il territorio comprensoriale.

Contro discariche ed inceneritori. Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti. Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto. Per una stagione dell’autogoverno collettivo. Per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate. Per l’avvio reale della raccolta differenziata porta a porta. Per il salario garantito a precari e disoccupati che qui vivono disperano muoiono. Per Riciclo, Riuso e Compostaggio. Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. Contro il capitalismo della catastrofe.


Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana

Collettivo Area Vesuviana

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martedì 27 gennaio 2009

non lasciamo nulla di intentato

"IL GOVERNO ITALIANO con voto di PDL-LEGA NORD-MPA (astensione alla Camera di Pd e Udc) soffia dalle tasche degli italiani 2 MILIARDI DI EURO che invece che alle rinnovabili andranno tramite il ritorno dei Cip6/Certificati Verdi in primis agli inceneritori sicliani (1.6 miliardi di euro) e vara il "Piano Nazionale Inceneritori".

FAI DENUNCIA ALLA COMMISSIONE EUROPEA per violazione delle norme europee.

qui il testo

http://files.meetup.com/207935/DENUNCIA_CIP6.doc

questo l'indirizzo mail a cui inviare la denuncia
SG-PLAINTES@ec.europa.eu

mercoledì 7 gennaio 2009

Le ecoballe "inerti" progetto improponibile

RUBRICA LETTERE E COMMENTI
Repubblica — 05 gennaio 2009 pagina 6 sezione: NAPOLI
Le ecoballe "inerti" progetto improponibile
Franco Ortolani
Un anno fa, secondo i commissari di governo, l' inertizzazione dei rifiuti doveva risolvere i problemi. Circa un anno fa i responsabili istituzionali dell' emergenza rifiuti (Pansa, Cimmino e De Gennaro) sostenevano che l' inertizzazione delle balle di rifiuti avrebbe risolto il problema dello smaltimento dell' immondizia campana e, poco responsabilmente, proponevano di accumulare qua e là i rifiuti imballati, impropriamente chiamati ecoballe, per avviare la sperimentazione dei procedimenti di inertizzazione consistenti in non specificati metodi che avrebbero permesso, per la prima volta, di "immobilizzare" le sostanze inquinanti all' interno delle balle. La stampa ci faceva sapere che De Gennaro, ad esempio, voleva accumulare a Pianura 20.000 tonnellate di rifiuti in balle: «Attiveremo le sperimentazioni sui protocolli per l' inertizzazione delle ecoballe». I protocolli sono stati «sperimentati e messi a punto dal ministero dell' Ambiente», aggiungeva, e ora «vanno testati». Tutto ciò, «lo faremo presso il sito di stoccaggio di Pianura, dove sono destinate le ecoballe dei siti di Caivano e Giugliano». In un articolo di Roberto Fuccillo apparso su "Repubblica" del 16 novembre 2007 l' allora commissario di governo Pansa affermava che gli studi sulla inertizzazione delle ecoballe, in modo da poterle poi usare nelle cave, segnavano il passo e che non si era ancora visto lo strumento legislativo che su questo punto era stato annunciato con urgenza dal governo. Dalla stampa del giorno 2 febbraio 2008 si apprendeva che, come è stato reso noto da un comunicato dell' ufficio stampa del ministero, la direzione per la qualità della vita del ministero dell' Ambiente aveva espresso parere favorevole nei confronti del protocollo di sperimentazione per l' inertizzazione delle eco-balle in Campania, concordando con il parere espresso dall' Istituto superiore di sanità. In una intervista pubblicata su un quotidiano napoletano il 15 novembre 2007 avevo definito una sciocchezza l' idea di sterilizzare sei milioni di balle in camicie di cemento, sottolineando che l' emergenza ambientale nella regione continuava a precipitare a causa di ignoranza, incapacità, improvvisazione con cui si sfornavano provvedimenti urgenti, senza un piano serio, di lungo respiro. Tornando alla situazione geoambientale di Pianura, riconosciuta pericolosa e da bonificare rispettivamente dalla magistratura di Napoli e dal ministero dell' Ambiente, è evidente che ha sbagliato chi ne ha proposto e sostenuto la riapertura tra dicembre 2007 e gennaio 2008, chi intendeva attivare siti per lo stoccaggio dei rifiuti imballati in una cava a 300 metri dalle piste dell' aeroporto di Capodichino e in pieno centro abitato nell' ex Manifattura Tabacchi, nella parte orientale della città. Mentre si proponevano attività strane quali l' inertizzazione delle balle di rifiuti, la mancata realizzazione delle discariche previste dal Dl numero 61 dell' 11 maggio 2007, trasformato nella legge 87 del 5 luglio 2007, stava provocando la più grave crisi ambientale e socio economica della Campania, con la città di Napoli sommersa da cumuli di rifiuti accatastati lungo le strade e ripetutamente dati alle fiamme nottetempo da mani ignote. è singolare che i commissari di governo facessero proposte strane invece di attuare quanto prescritto dalla legge 87/07. Ancora più strano è che il governo Prodi non richiamasse all' ordine questi personaggi. Incapacità di governo, disegno arcano? Che dire dell' inertizzazione e di chi continuava a sostenerla? è stata sperimentata e con quali risultati? Quanto è costata la sperimentazione e da chi è stata fatta? Era giusta l' intuizione che evidenziava come l' inertizzazione fosse l' ennesima e spregiudicata presa in giro proposta da persone poco responsabili e poco rispettose dei cittadini e delle istituzioni? Invitiamo a fornire i dati in modo da poterli valutare scientificamente e tecnicamente.

domenica 4 gennaio 2009

18-19-20-21 febbraio 2009 Napoli al centro del mondo

VERSO IL 5° “DIALOGO INTERNAZIONALE” ZERO WASTE INTERNATIONAL ALLIANCE 18-21 FEBBRAIO 2009 A NAPOLI

APERTE LE REGISTRAZIONI AL QUINTO “DIALOGO INTERNAZIONALE” PROMOSSO A NAPOLI PER IL 18-19-20-21 DALLA ZERO WASTE INTERNATIONAL ALLIANCE.
NAPOLI AL CENTRO DEL MONDO CHE SI BATTE PER RIFIUTI ZERO.
La “quattro giorni di Napoli” che si svolgerà nel febbraio 2009 rappresenta un GRANDE EVENTO E NASCE DA UNA SFIDA VOLUTA DALLE REALTA’ ITALIANE (in primis dalla Rete
Nazionale Rifiuti Zero) IN PIENA SINTONIA CON LA ZERO WASTE INTERNATIONAL ALLIANCE.


Era stata la Global Alliance for Incinerator Alternatives ( scritto “quattro mani” con la Rete Nazionale Rifiuti Zero) a lanciare un appello internazionale per Napoli nel dicembre scorso “ Zero Waste, Zero problems” affermando che la “tragedia di Napoli”, tuttora in corso a dispetto delle
falsificazioni mediatiche, poteva costituire anche UNA GRANDE OPPORTUNITA’ PER UNA SVOLTA A FAVORE DELL’ASSUNSIONE DELLA STRATEGIA RIFIUTI ZERO.


Grandi metropoli internazionali come San Francisco, Buenos Aires e Los Angeles lo hanno fatto, PERCHE’ NON FARLO A NAPOLI? Cosi’, da TUTTO IL MONDO, arriveranno a Napoli
delegazioni di amministratori, pubblici funzionari e consulenti, nonché attivisti impegnati a
promuovere e in molti casi ad implementare la strategia rifiuti zero parlando e diffondendo le “migliori pratiche” di riduzione, di riuso, di raccolta differenziata, di “Responsabilità Estesa dei Produttori” e di “ECONOMIE DI COMUNITA’” basate sulla riparazione-riuso dei beni e sul
recupero di materiali.


Ma gli esperti e gli attivisti parleranno anche di COME RISOLVERE LA CRISI CAMPANA EVITANDO INCENERITORI E DISCARICHE ( e facendo anche i conti con l’eredità “tossica” di BASSOLINO rappresentata dalla vergogna di alcuni milioni di tonnellate di “eco-balle”). In breve, quello del febbraio 2009 sarà sicuramente un EVENTO CHE LASCERA’UN SEGNO IMPORTANTE NON SOLO NEL CONTESTO CAMPANO MA ANCHE IN
QUELLO ITALIANO.


Chi volesse registrarsi fin da subito può farlo segnalandolo ad
www.ambientefuturo.org

www.rifiutizerocampania.org

emergenza mediterranea

Continua...