venerdì 30 maggio 2008
IO MI AUTODENUNCIO
Io mi autodenuncio perché non intendo rispettare il diktat legislativo che vieta ai cittadini di opporsi alla realizzazione del piano per uscire dall’emergenza rifiuti in Campania e perché ritengo lo stesso un autentico atto criminale ai danni della società nel suo complesso.
Mi autodenuncio perché intendo oppormi con egual forza a tutte le misure coercitive che saranno messe in atto e perché intendo istigare i cittadini alla disobbedienza civile verso le misure previste dal decreto. Si tratta di un decreto incostituzionale che viola non solo i diritti fondamentali della cittadinanza ma anche le ragioni del DIRITTO sancite nella Carta fondamentale della Repubblica Italiana. Col pretesto di risanare una situazione di disastro ambientale derivante dalla manifesta incapacità e dalla malafede dei vari livelli di governo del Paese si vogliono imporre ope legis (come già tentato in maniera più pacata dal precedente Governo) misure che non sono giustificabili né sotto il profilo tecnico né sotto quello giuridico. Al contrario chi oppone ragioni tecniche ad una presunzione della perfezione legislativa viene criminalizzato ed isolato sia dal pensiero unico della politica parlamentare che dai suoi lacché.
Mi autodenuncio perché ho perso ogni rispetto verso le Istituzioni politiche (che hanno da tempo abbandonato il percorso democratico) sia verso quelle amministrative che ogni giorno si dimostrano sempre più asservite al potere centrale e contemporaneamente colluse con il malaffare.
Mi autodenuncio perché intendo con questo affermare il mio diritto di cittadino di difendere la Costituzione Italiana contro chi la tradisce quotidianamente, e intendo farlo con tutti i mezzi a mia disposizione. Perché non intendo tradire i valori civili trasmessimi dalle generazioni che hanno duramente pagato il coraggio delle proprie idee in nome della Libertà lasciandoci una nazione moderna e progredita. Dicono di voler far rispettare la legalità confondendo questa con la legge. La legalità discende da un processo dialettico profondo che conduce ad una evoluzione della normativa e dei suoi effetti in senso democratico, la legge può, come questa approvata, essere anche una pura invenzione giuridica dettata dalla fantasia criminale di qualche cialtrone fondandosi unicamente sul pretesto di una emergenza (così viene definito un problema incancrenito da decenni) creata ad arte. Mi autodenuncio anche perché ho definito il legislatore (e lo ribadisco) un cialtrone.
Non minaccio di impugnare i fucili come qualcuno che oggi è indegnamente ministro di questa repubblica ha inteso fare per difendere interessi particolari, io abbraccio un arma molto più forte che è quella della ragione delle idee e intendo farlo con tutta la forza in nome degli interessi dei più deboli, della salute pubblica, della democrazia. Questa è l’arma che i governi totalitari temono più di ogni altra. Se qualcuno ha il disegno criminale di affossare definitivamente la democrazia in Italia inizi pure a perseguitare fin da ora chi dichiara che non si asservirà mai ad un potere ottuso e violento.
Mi autodenuncio perché sono un cittadino della Campania che vede tradite tutte le aspettative di rinascita di una terra martoriata da anni di malgoverno, di rapina pubblica e di malaffare. Come cittadino della Campania credo che l’unica via per la riscossa sia la lotta dura che possa arrestare questo processo di putrefazione istituzionale. É da oltre 30 anni che denuncio i crimini ambientali e le discriminazioni sociali in questa Regione, ora sono convinto che a poco o nulla è servito perché la collusione tra potere politico e malaffare è qualcosa capace di impastare e metabolizzare ogni opposizione, che l’anomalia vera siano le persone che esprimono idee indipendenti.
Mi autodenuncio perché possa essere fermato in tempo prima che il profondo senso di disgusto verso il comportamento di molte istituzioni pubbliche monti fino al farmi abbandonare le pacate reazioni intellettuali impostemi dalla mia cultura democratica. I nostri padri, i nostri nonni mi hanno insegnato a combattere la violenza del potere pagandone le conseguenze in prima persona così come fu per la grande guerra di resistenza, e una frase, poi divenuta slogan, mi rimbomba nella mente e ispira ogni mio pensiero: ora e sempre resistenza.
Angelo Genovese
Mi autodenuncio perché intendo oppormi con egual forza a tutte le misure coercitive che saranno messe in atto e perché intendo istigare i cittadini alla disobbedienza civile verso le misure previste dal decreto. Si tratta di un decreto incostituzionale che viola non solo i diritti fondamentali della cittadinanza ma anche le ragioni del DIRITTO sancite nella Carta fondamentale della Repubblica Italiana. Col pretesto di risanare una situazione di disastro ambientale derivante dalla manifesta incapacità e dalla malafede dei vari livelli di governo del Paese si vogliono imporre ope legis (come già tentato in maniera più pacata dal precedente Governo) misure che non sono giustificabili né sotto il profilo tecnico né sotto quello giuridico. Al contrario chi oppone ragioni tecniche ad una presunzione della perfezione legislativa viene criminalizzato ed isolato sia dal pensiero unico della politica parlamentare che dai suoi lacché.
Mi autodenuncio perché ho perso ogni rispetto verso le Istituzioni politiche (che hanno da tempo abbandonato il percorso democratico) sia verso quelle amministrative che ogni giorno si dimostrano sempre più asservite al potere centrale e contemporaneamente colluse con il malaffare.
Mi autodenuncio perché intendo con questo affermare il mio diritto di cittadino di difendere la Costituzione Italiana contro chi la tradisce quotidianamente, e intendo farlo con tutti i mezzi a mia disposizione. Perché non intendo tradire i valori civili trasmessimi dalle generazioni che hanno duramente pagato il coraggio delle proprie idee in nome della Libertà lasciandoci una nazione moderna e progredita. Dicono di voler far rispettare la legalità confondendo questa con la legge. La legalità discende da un processo dialettico profondo che conduce ad una evoluzione della normativa e dei suoi effetti in senso democratico, la legge può, come questa approvata, essere anche una pura invenzione giuridica dettata dalla fantasia criminale di qualche cialtrone fondandosi unicamente sul pretesto di una emergenza (così viene definito un problema incancrenito da decenni) creata ad arte. Mi autodenuncio anche perché ho definito il legislatore (e lo ribadisco) un cialtrone.
Non minaccio di impugnare i fucili come qualcuno che oggi è indegnamente ministro di questa repubblica ha inteso fare per difendere interessi particolari, io abbraccio un arma molto più forte che è quella della ragione delle idee e intendo farlo con tutta la forza in nome degli interessi dei più deboli, della salute pubblica, della democrazia. Questa è l’arma che i governi totalitari temono più di ogni altra. Se qualcuno ha il disegno criminale di affossare definitivamente la democrazia in Italia inizi pure a perseguitare fin da ora chi dichiara che non si asservirà mai ad un potere ottuso e violento.
Mi autodenuncio perché sono un cittadino della Campania che vede tradite tutte le aspettative di rinascita di una terra martoriata da anni di malgoverno, di rapina pubblica e di malaffare. Come cittadino della Campania credo che l’unica via per la riscossa sia la lotta dura che possa arrestare questo processo di putrefazione istituzionale. É da oltre 30 anni che denuncio i crimini ambientali e le discriminazioni sociali in questa Regione, ora sono convinto che a poco o nulla è servito perché la collusione tra potere politico e malaffare è qualcosa capace di impastare e metabolizzare ogni opposizione, che l’anomalia vera siano le persone che esprimono idee indipendenti.
Mi autodenuncio perché possa essere fermato in tempo prima che il profondo senso di disgusto verso il comportamento di molte istituzioni pubbliche monti fino al farmi abbandonare le pacate reazioni intellettuali impostemi dalla mia cultura democratica. I nostri padri, i nostri nonni mi hanno insegnato a combattere la violenza del potere pagandone le conseguenze in prima persona così come fu per la grande guerra di resistenza, e una frase, poi divenuta slogan, mi rimbomba nella mente e ispira ogni mio pensiero: ora e sempre resistenza.
Angelo Genovese
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12 commenti:
dopo aver letto quello che hai scritto,condivido pienamente quellm che tu esprimi...
lancio un appello...
autodenunciamoci in massa...
grazie genovese!!!
Grande Angelo tutta la mia stima.
G.I.
voglio complimentarmi e ringraziare pubblicamente angelo genovese. propongo che il documento venga firmato da noi e da tutti quelli che sono in sintonia con quanto espresso da angelo. lo invierò ai ragazzi di vocenueva ed a claudio testera per farlo firmare anche da loro. deve essere il nostro manifesto, lo dobbiamo far conoscere a tutti. come i ragazzi di locri hanno coniato il motto "ed ora ammazzateci tutti", noi dovremo gridare a tutti: "ed ora arrestateci tutti".
Lettera aperta al prof.
La stima per lei viene raddoppiata da questo documento che mi sembra esemplare;esso riesce a dire con semplicità parole condivise da tanti cittadini che hanno scelto di unirsi nei movimenti per difendere i propri diritti dagli attacchi di un potere politico sempre più perfido e tracotante.
Un potere che impone scelte odiose dettate dalla sete di potere e di ricchezza . I nani e le ballerine d'Italia sono scesi in campo: d'ora in avanti lo stato non si ferma; siete avvertiti cittadini di Chiaiano, Terzigno , Serre, S.Arcangelo e di tutti i movimenti che (insieme a qualche giudice che ancora crede che il suo ruolo sia quello di difendere la giustizia) vorrebbero ancora dire no ai veleni e alle prepotenze, agli abusi e alle illegalità. Adesso si celebrano stallieri mafiosi ma anche eroi della patria,le squadracce e le ronde sono di destra ma anche di sinistra,c'è un'aria nuova di pace e collaborazione tra destra e sinistra che piace tanto al papa, ma anche a un altro papa piacevano i vessilli del fascio e della guerra. Ora si fa sul serio,non si faranno più prigionieri,non vi saranno deroghe: non ci saranno più indulti ( altrimenti il prof e tutti quelli che sottoscriveremo il suo appello accorato usciremmo presto di galera , a meno che non ci diano delle aggravanti in quanto lottiamo per la libertà ), il supernano non farà marcia indietro come in Lucania con le scorie nucleari ( a proposito, gli enormi costi per la preparazione dei terreni che avrebbero dovuto ospitare le scorie nucleari chi li ha pagati, i politici, per caso? ). Appena finiranno con questi quattro seguaci di genovesi e di questi movimenti "no rubbish" o rifiuti zero, praticamente quando avranno messo a reddito l'immondizia napoletana e non, passeranno a sistemare qualche giudice,i no tav ,i no dal Molin ma anche i no privatizzazione dell'acqua, anzi aboliranno la parola no dal dizionario della lingua italiana (anche se ciò fosse incostituzionale, il nano-presidente si indignerà ma lascerà passare, come ha fatto sul decreto superprocura-immondizia-veleni in Campania).
E le ballerine, di governo e opposizione, si sono affrettate a chiarire che chi protesta con i cittadini e i giudici molesti sarà fuori dalle loro danze, cioè non parteciperà al banchetto di incarichi e prebende.
Caro prof. c'è aria di terra bruciata intorno a noi, tutti uniti contro pochi cittadini e alcuni giudici! Ma credo che la vita vada vissuta per affermare le proprie idee di libertà. Un abbraccio.
Le invio la poesia di Calamandrei, ne sarà felice anche qualche altro blogger; si potrebbe fotocopiare insieme alla sua autodenuncia in modo da rappresentare un link ideale per chi vuole continuare la propria lotta.
La lapide viene dedicata dedicata a tutti i potenti della terra che ignorano i diritti dei deboli e degli ultimi.
Con affetto e stima
Estragon
Lapide ad ignominia
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
Più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
ma il sindaco di terzigno che dice di tutto ciò ? come si muoverà il "guerriero" amico di Berlusconi?
Condivido e sottoscrivo!
condivido pienamente...
a te angelo tutta la mia stima!
amelia
SOTTOSCRIVO anch'io, in nome del nostro diritto a (R)esistere... GRANDE JEAN!
Bene. Sono d'accordo ad aprire la sottoscrizione delle firme per l'appello all'autodenuncia di chi rispetta la legge. (Che disastro: a questo siamo arrivati?)
Per ora mi firmo con il mio nickname, ma sono pronto a firmare con il mio nome ufficiale se si farà la sottoscrizione.
Buona legalità a tutti!
Manuel
Il Sig. Sindaco un guerriero? Secondo me è un vigliacco che ha avuto i voti contro la discarica di FOS e ora che il suo burattinaio Berlusconi ha fatto la legge per portarci i rifiuti tossici dice che va bene. Però i voti dei cittadini se li è presi!
MA E' MAI POSSIBILE CHE DA TUTT'ITALIA STANNO FIRMANDO ONLINE L'AUTODENUNCIA DI ANGELO GENOVESE E NOI NON SAPPIAMO ANDARE AL DI LA'DI MANIFESTAZIONI DI BUONA VOLONTA' E DI STIMA NEI CONFRONTI DI ANGELO? SE SI HA PAURA ANCHE DI FIRMARE, FIGURIAMOCI IL RESTO! UN BEL NOME E COGNOME SOTTO IL TESTO, E COSI' CI ARRESTERANNO TUTTI (E SAREBBE PURE ORA!)
feriats
(io ho già firmato con tanto di nome e cognome)
Angelo sei davvero un grande ,tutti noi dovremmo avere la tua forza ed il tuo coraggio.
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