Ci siamo trasferiti su
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Diretta corteo in streaming su WebTV: http://www.livestream.com/vesuvioinlotta




"Una diossina intellettuale sta decretando il Declino e la Caduta dell'Impero dell'Essere Umano...
e se non avessi qualche speranza lascerei perdere." F. Battiato
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Invitiamo i singoli, le associazioni, i centri sociali ad aderire all'appello per la costruzione di appuntamenti di mobilitazione e sensibilizzazione su tutto il territorio comprensoriale.

Contro discariche ed inceneritori. Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti. Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto. Per una stagione dell’autogoverno collettivo. Per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate. Per l’avvio reale della raccolta differenziata porta a porta. Per il salario garantito a precari e disoccupati che qui vivono disperano muoiono. Per Riciclo, Riuso e Compostaggio. Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. Contro il capitalismo della catastrofe.


Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana

Collettivo Area Vesuviana

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sabato 22 dicembre 2007

Manifestazione regionale del 22 dicembre




BASTA EMERGENZA


Corteo oggi a Napoli, comitati da tutta la Regione –Consegnate Ecopalle e sacchetti d’immondizia come dono natalizio a tuttii politici. Oggi un migliaio di persone, in rappresentanza delle comunità inlotta di tutta la Campania, che si riconoscono nella “Rete Campana perla difesa della Salute e dell’Ambiente”, insieme ad associazioniambientaliste, centri sociali e movimenti di lotta dei disoccupati diNapoli hanno sfilato per il centro della città per chiedere la fineimmediata del commissariato straordinario ai rifiuti e denunciare leistituzioni e l’intera classe politica senza distinzione di colori. Il corteo, terminato sotto la prefettura, era aperto da cinqueenormi “ecopalle” con i volti di Bassolino, Di Palma, Iervolino,Pecoraro Scanio e Pansa, mentre dietro seguivano diversi sacchettidell’immondizia su cui erano riprodotte le gigantografie di Rastrelli,Losco, Bassolino, Bertolaso, Pansa e Pecoraro Scanio, a simboleggiare ilconcorso di colpa di tutta la classe politica nella scellerata gestionedi 15 anni di emergenza, che ha fatto arricchire speculatori, ecomafie egrandi gruppi industriali.Questi 15 anni ci sono costati oltre 2400 miliardi di vecchie lire,aggravando la situazione dei rifiuti per l’aumento indiscriminato di discariche di rifiuti urbani e tossici. Hanno ridotto la Campania ad una vera e propria pattumiera, generando un disastro sanitario ed ambientalesotto gli occhi del mondo intero; una presenza impressionante didiossina che ammazza pecore ed esseri umani e che, insieme al percolatodelle discariche, avvelena l’agricoltura e la falda acquifera di quellache fu la Campania Felix.Lo striscione di apertura del corteo recitava:“Da Gioia Tauro alla Campania basta emergenzaNO INCENERITORI E MEGADISCARICHEAVVIO IMMEDIATO DELLA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA” in solidarietà con la manifestazione di Gioa Tauro dove voglionoraddoppiare l’inceneritore e dove oggi era prevista una giornata disciopero generale ed un corteo. Il Piano di Pansa è miseramente fallito prima ancora di essereapprovato: nessuna volontà di far partecipare le comunità, assenza dellaraccolta porta a porta nelle grandi città, nessun passaggio da tassa atariffa come previsto per legge allo scopo di incentivare chidifferenzia e produce meno rifiuti… Unica certezza gli impianti per produrre altre balle nocive che nonsanno come smaltire e l’inceneritore più grande ed obsoleto d’Europa cheprodurrà tonnellate e tonnellate di ceneri tossiche (circa il 30% di ciòche entra) e diossine: nuove discariche ed ulteriore avvelenamento.Fatta fuori FIBE ora c’è il rischio che nel losco affaredell’inceneritore, subentri Veolia, una multinazionale che già gestisceil businnes mondiale dell’acqua privata. Per questi motivi abbiamo issato sugli alzabandiera della provinciale bandiere che meritano: sacchetti di immondizia con i volti dei politici. Le ecopalle ed i sacchetti della spazzatura sono statisimbolicamente posti sotto il Comune, la Provincia e la Regione, primadi essere lasciati come dono natalizio al Prefetto Pansa in Piazza delPlebiscito. Egli ci ha fatto sapere di non essere disposto adincontrarci in maniera ufficiale, ma solo per fare quattro chiacchiere. Noi di chiacchiere siamo stufi, e dopo la prima vittoria con lachiusura del sito di Taverna del Re continueremo a resistere in tutti iterritori, da Cupa Principe a petruro Irpino, da Casamarciano a erinolae Pignataro, per difendere la salute, l’ambiente ed il futuro di tutti,portando la nostra indignazione se necessario a Roma e a Bruxelles.


Rete Campana dei Comitati per la difesa della Salute e dell’Ambiente

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