Ieri, in data 23 Settembre, si è continuata a palesare l’ esasperazione delle genti del territorio vesuviano ed ancora una volta è emersa la verità: lo stato oppressore ha più a cuore la difesa della “munnezza” che non la salute dei cittadini. Gli interessi economico-camorristici (e politici) che da sempre interessano il ciclo rifiuti, sono più forti di qualunque vita umana, di qualunque opposizione.
E così, a difendere gli auto compattatori, pronti a sversare in discarica, ieri notte c’erano tutti i rappresentanti dello stato: polizia, finanza, carabinieri,tutti capeggiati dal questore vicario di Napoli (mancava solo l’aeronautica). Scortavano i rifiuti, tutelavano i rifiuti, pronti a caricare chiunque avesse anche solo tentato di avvicinarsi. Ed in effetti la carica c’è stata ed è stata una caria contro chi, oramai da tempo, tenta di difendere il proprio territorio, quel piccolo pezzo di territorio ancora intatto che ci è rimasto.
Ancora una volta le istituzioni politiche locali non erano presenti;il sindaco Gennaro Langella non era presente; i consiglieri di maggioranza ed opposizione non erano presenti; forse dormivano o forse si preparavano al tanto preannunciato sciopero della fame ( non serve a nulla mangiare un panino con la mortadella in meno se poi non si è pronti a frapporre il proprio corpo, a lottare con i cittadini).
Nonostante le intimidazioni, i fermi di ieri, le cariche ingiustificate,i lacrimogeni, la politica locale e nazionale, che oramai fa acqua da tutte le parti, e nonostante le notti insonni, noi non molleremo e non permetteremo a chi ci governa di continuare ad ucciderci ed avvelenarci con una politica che favorisce solo gli interessi dei ricchi e continua a depauperare chi, ogni giorno, tenta di vivere una vita “normale”! Siamo stanchi delle false promesse, di conti che non tornano, di vivere una vita precaria e di lottare per delle condizioni che dovrebbero essere scontate (diritto alla salute, diritto al lavoro, libertà fondamentali). Se, poi, non vi sono queste condizioni, allora diamo fuoco alla costituzione perché, allo stato dei fatti, questa è solo carta straccia.
Basta con le vane chiacchiere (verba volant); invitiamo i politici locali e non a scendere in piazza ed a tutelare i cittadini che rappresentano (se non hanno intenzione di farlo, nessuno li obbliga a rimanere col culo attaccato allo scranno).
Appuntamento, questa sera, alle ore 20.00 a piazza Pace, perché dobbiamo continuare a lottare!
SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI DELLA FINCANTIERI
Movimento difesa del territorio area vesuviana
Collettivo area vesuviana
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