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"Una diossina intellettuale sta decretando il Declino e la Caduta dell'Impero dell'Essere Umano...
e se non avessi qualche speranza lascerei perdere." F. Battiato
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Invitiamo i singoli, le associazioni, i centri sociali ad aderire all'appello per la costruzione di appuntamenti di mobilitazione e sensibilizzazione su tutto il territorio comprensoriale.

Contro discariche ed inceneritori. Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti. Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto. Per una stagione dell’autogoverno collettivo. Per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate. Per l’avvio reale della raccolta differenziata porta a porta. Per il salario garantito a precari e disoccupati che qui vivono disperano muoiono. Per Riciclo, Riuso e Compostaggio. Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. Contro il capitalismo della catastrofe.


Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana

Collettivo Area Vesuviana

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martedì 11 novembre 2008

APPELLO PER UN' ASSEMBLEA GENERALE

APPELLO PER UN’ASSEMBLEA GENERALE ALLE COMUNITÀ CAMPANE CHE RESISTONO AL PIANO RIFIUTI SABATO 15 NOVEMBRE ore 10 sala “GEMITO” di fronte al Museo Nazionale (Napoli)

Alle comunità campane che resistono al piano rifiuti Alle reti in difesa della salute, dell’ambiente e del territorio A tutti coloro che si mobilitano contro discariche ed inceneritori In questi anni la nostra regione é stata vittima di un sistema scellerato di potere che usando ad arte l’emergenza rifiuti ha avvelenato la salute pubblica e l’ambiente, per favorire l’accumulazione di ingenti profitti privati. Un meccanismo perverso governato da politici nazionali e locali corrotti, in combutta con le organizzazioni criminali e le grandi lobbies industriali. Uno scenario noto a tutti che ha distrutto l’immagine della Campania e le nostre terre, devastando territori prima di allora legati alla produzione agricola di qualità, al turismo, allo sviluppo sostenibile. L’Irpinia, il Sannio, il Cilento, la Piana del Sele, Terra di Lavoro, il Giuglianese, ma anche quartieri interi a Nord e ad Est della città di Napoli, sono diventati prima pattumiere per rifiuti tossici/nocivi provenienti dal ciclo industriale del nord e poi siti per la costruzione di discariche ed inceneritori, luoghi di morte e distruzione. L’opposizione che le comunità della Campania hanno manifestato in questi anni , ha rappresentato la parte migliore e sana di questa regione i cui amministratori sono i responsabili del disastro ambientale in atto. Prodi, a Governo già caduto, ha provveduto con decreto a riclassificare le ecoballe di tal quale illecitamente accumulate dalla FIBE in modo da riammetterle all’incenerimento ed al finanziamento pubblico attraverso i CIP 6, violando ulteriormente le stesse prescrizioni europee. Il governo Berlusconi dal canto suo, con la piena collaborazione del PD, partito cosiddetto democratico, ha esteso i CIP 6 a tutti gli inceneritori campani ed applicato una ricetta da shock economy con il decreto del maggio 2008 trasformato poi in legge. Aumento delle discariche, aumento degli inceneritori, la legalizzazione sostanziale dello sversamento dei rifiuti speciali in discariche di rifiuti solidi urbani. Il tutto garantito da un supercommissariato fornito di poteri speciali per derogare alle norme ordinarie in tema di salute, ambiente e sicurezza sul lavoro, l’uso di leggi d’emergenza per mettere il bavaglio alla magistratura, il raddoppio delle pene per chi si oppone alla devastazione del territorio e la militarizzazione dei siti parificati ad aree militari di interesse strategico. Le nostre comunità, i nostri presidi, i nostri comitati hanno avviato da tempo un processo di formazione ed informazione sulle alternative ecocompatibili e pulite in tema di gestione dei rifiuti. Abbiamo deciso di caratterizzare la nostra battaglia a difesa della salute e dell’ambiente come lotta per “rifiuti zero”, ovvero contro la logica delle discariche e degli inceneritori che avvelenano la terra e la salute dei cittadini. Proponiamo la raccolta differenziata “porta a porta” , il compostaggio, gli impianti di trattamento a freddo, il riciclo e la riduzione a monte dei rifiuti come avviene in tanti paesi d’Europa e del mondo che hanno adottato un piano di gestione dei rifiuti virtuoso, capace di salvaguardare la salute e creare nuova occupazione.La nostra lotta é innanzitutto una lotta per difendere la salute, i nostri territori, le loro prospettive di sviluppo; una lotta contro gli interessi di speculatori e politici che lucrano sulle discariche e sulla costruzione/gestione di inceneritori. La controparte, il governo, il commissariato straordinario, la Regione Campania, il comune di Napoli e degli altri capoluoghi, hanno sempre provato a mettere le nostre comunità le une contro le altre, bollando le resistenze locali come egoistiche o criminalizzandole. Le piccole comunità delle province contro Napoli, le lotte antidiscarica contro quelle No INC, alimentando una guerra tra avvelenati e permettere alla lobby inceneritorista di distruggere definitivamente i nostri territori.Ma le lotte di tutte le comunità contro il piano rifiuti sono patrimonio di ogni comunità resistente. Liddove vogliono costruire una discarica o un inceneritore deve agire la solidarietà tra tutti quelli che lottano contro il piano rifiuti. Pensiamo che oggi più che mai sia necessario unire le resistenze, le ribellioni di tutta la Campania contro questo criminale piano rifiuti e per la bonifica del territorio. É necessario dare vita al mutuo soccorso tra le comunità in lotta per rafforzare le lotte sui rispettivi territori, lanciare una campagna comune per un nuovo piano senza discariche ed inceneritori, fondato sulla raccolta differenziata “porta a porta” finalizzata al riciclo ed al recupero di materia, sulla riduzione a monte e sul trattamento a freddo dei rifiuti. Per questo vogliamo costruire un meeting di tutte le comunità, i comitati, i presidi permanenti in lotta in cui confrontarsi e decidere su come proseguire insieme la battaglia in difesa delle nostre vite, al di là e al di fuori di inutili forum istituzionali e falsi meccanismi di partecipazione. Una sorta di Stati Generali delle Comunità Resistenti della Campania per lanciare unitariamente una grande mobilitazione. Un appello questo che rivolgiamo a tutti coloro che considerano la salute, l’ambiente e la democrazia beni invendibili, che rifiutano qualsiasi compromesso e la squallida politica delle compensazioni. Un appello a costruire l’unità delle lotte a difesa dei beni comuni, contro la devastazione ambientale e per un piano verso “rifiuti zero” sotto il controllo popolare. Solo così siamo convinti che sia possibile vincere per noi e per le generazioni future.

Presidio permanente di Chiaiano e Marano contro la discarica Coordinamento dei comitati dell’Altopiano del Formicoso, Presidio Permanente di Taverna del Re (Giugliano), Comitato Salute/Ambiente Napoli Est, Coordinamento Comitati contro l’incenerimento (Ponticelli) , Rete Campana Salute e Ambiente

Per aderire all’appello :
statigenerali@chiaianodiscarica.it
retecampanasaluteambiente@noglobal.org
www.rifiutizerocampania.org
www.chiaianodiscarica.it

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