venerdì 13 giugno 2008
Chiaiano: perchè il quotidiano “La Repubblica” diffonde notizie false?
la notizia è un po vecchiotta, magari qualcuno la sa già, ma io la pubblico lo stesso! non so se ci siano stati sviluppi ulteriori.
“La Repubblica” odierna (9 giugno 2008) in ben due articoli a pagina 16 e nella prima pagina dell’inserto regionale campano, preannunciati in prima pagina nazionale, diffonde notizie palesemente false circa i risultati delle indagini geologiche in corso nella cava del Poligono di Chiaiano inserita tra i siti in cui realizzare una discarica per rifiuti urbani e pericolosi nell’ambito del DL 23 maggio 2008, n. 90.
Sono riportate notizie false circa la natura delle rocce attraversate dal sondaggio: fino a ieri, infatti, non è stata riscontrata la presenza di lava nel sottosuolo.
Anche se ciò si verificasse, come accaduto oggi pomeriggio (9 giugno 2008), deve essere ben chiaro che la lava non costituisce un livello impermeabile in quanto sempre fratturata, bollosa e discontinua. Del resto il sottosuolo del Somma-Vesuvio, costituito da vari livelli di lava, rappresenta un importante e ben noto serbatoio idrico sotterraneo che alimenta anche usi idropotabili.
Deve essere ben chiaro a tutti i cittadini che fino ad oggi 9 giugno 2008 non si è reso disponibile nessun nuovo dato, tranne la stratigrafia del sottosuolo grazie alla perforazione che deve raggiungere la falda idrica, non ancora rinvenuta ad oltre 120 m di profondità dal piano campagna; quest’ultimo si trova a quota superiore di circa 15 m rispetto al fondo della cava (+180 mslm).
Nella relazione elaborata dallo scrivente, la falda, sulla base dei dati bibliografici, è prevista a circa 150 m dal fondo della cava.
I cittadini devono sapere che le rocce presenti nel sottosuolo sono caratterizzate da una notevole permeabilità per porosità e fatturazione evidenziata anche dal loro comportamento durante le copiose precipitazioni piovose dei giorni scorsi (6 e 7 giugno); benché siano caduti circa 100 mm di acqua piovana (in un anno ne precipitano mediamente circa 800 mm ) le rocce costituenti il fondo della cava del poligono hanno assorbito agevolmente l’acqua smaltendola rapidamente verso la sottostante falda.
E’ assolutamente falso, quindi, l’affermazione che nel sottosuolo vi siano rocce impermeabili.
I cittadini si chiederanno: ma perché un prestigioso quotidiano come “La Repubblica” diffonde notizie palesemente false in un momento delicato, pieno di preoccupazioni e di attenzioni?
La Repubblica è stata ingannata da qualcuno che ha “venduto” al giornale notizie false o sta autonomamente creando confusione, sconcerto e sta aggravando lo stato di non credibilità dei rappresentanti delle istituzioni seminando prematuri allarmismi nel tentativo di avvalorare una insostenibile e anomala scelta (la discarica nella cava di Chiaiano) fatta, come è noto, senza alcuna istruttoria tecnica propedeutica e preliminare?
Per concludere si afferma che il “carotaggio” non è terminato come sostiene “La Repubblica” e che nessun nuovo dato, accertato e validato da geologi competenti e non da burocrati pasticcioni, è emerso.
Come cittadino stigmatizzo il comportamento de “La Repubblica” che pure riceve finanziamenti pubblici e richiamo l’attenzione delle persone istituzionalmente preposte a garantire una corretta informazione affinché adottino tutti gli interventi necessari e tesi a tutelare una corretta e verificabile informazione.
Prof. Franco Ortolani
Ordinario di Geologia
Università di Napoli Federico II
Componente del Comitato Tecnico proposto dai Comuni e autorizzato a seguire gli accertamenti tecnici relativi alla idoneità geologica del sito della cava del poligono di Chiamano
Napoli 9 giugno 2008
“La Repubblica” odierna (9 giugno 2008) in ben due articoli a pagina 16 e nella prima pagina dell’inserto regionale campano, preannunciati in prima pagina nazionale, diffonde notizie palesemente false circa i risultati delle indagini geologiche in corso nella cava del Poligono di Chiaiano inserita tra i siti in cui realizzare una discarica per rifiuti urbani e pericolosi nell’ambito del DL 23 maggio 2008, n. 90.
Sono riportate notizie false circa la natura delle rocce attraversate dal sondaggio: fino a ieri, infatti, non è stata riscontrata la presenza di lava nel sottosuolo.
Anche se ciò si verificasse, come accaduto oggi pomeriggio (9 giugno 2008), deve essere ben chiaro che la lava non costituisce un livello impermeabile in quanto sempre fratturata, bollosa e discontinua. Del resto il sottosuolo del Somma-Vesuvio, costituito da vari livelli di lava, rappresenta un importante e ben noto serbatoio idrico sotterraneo che alimenta anche usi idropotabili.
Deve essere ben chiaro a tutti i cittadini che fino ad oggi 9 giugno 2008 non si è reso disponibile nessun nuovo dato, tranne la stratigrafia del sottosuolo grazie alla perforazione che deve raggiungere la falda idrica, non ancora rinvenuta ad oltre 120 m di profondità dal piano campagna; quest’ultimo si trova a quota superiore di circa 15 m rispetto al fondo della cava (+180 mslm).
Nella relazione elaborata dallo scrivente, la falda, sulla base dei dati bibliografici, è prevista a circa 150 m dal fondo della cava.
I cittadini devono sapere che le rocce presenti nel sottosuolo sono caratterizzate da una notevole permeabilità per porosità e fatturazione evidenziata anche dal loro comportamento durante le copiose precipitazioni piovose dei giorni scorsi (6 e 7 giugno); benché siano caduti circa 100 mm di acqua piovana (in un anno ne precipitano mediamente circa 800 mm ) le rocce costituenti il fondo della cava del poligono hanno assorbito agevolmente l’acqua smaltendola rapidamente verso la sottostante falda.
E’ assolutamente falso, quindi, l’affermazione che nel sottosuolo vi siano rocce impermeabili.
I cittadini si chiederanno: ma perché un prestigioso quotidiano come “La Repubblica” diffonde notizie palesemente false in un momento delicato, pieno di preoccupazioni e di attenzioni?
La Repubblica è stata ingannata da qualcuno che ha “venduto” al giornale notizie false o sta autonomamente creando confusione, sconcerto e sta aggravando lo stato di non credibilità dei rappresentanti delle istituzioni seminando prematuri allarmismi nel tentativo di avvalorare una insostenibile e anomala scelta (la discarica nella cava di Chiaiano) fatta, come è noto, senza alcuna istruttoria tecnica propedeutica e preliminare?
Per concludere si afferma che il “carotaggio” non è terminato come sostiene “La Repubblica” e che nessun nuovo dato, accertato e validato da geologi competenti e non da burocrati pasticcioni, è emerso.
Come cittadino stigmatizzo il comportamento de “La Repubblica” che pure riceve finanziamenti pubblici e richiamo l’attenzione delle persone istituzionalmente preposte a garantire una corretta informazione affinché adottino tutti gli interventi necessari e tesi a tutelare una corretta e verificabile informazione.
Prof. Franco Ortolani
Ordinario di Geologia
Università di Napoli Federico II
Componente del Comitato Tecnico proposto dai Comuni e autorizzato a seguire gli accertamenti tecnici relativi alla idoneità geologica del sito della cava del poligono di Chiamano
Napoli 9 giugno 2008
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3 commenti:
TERZIGNO: PERCHE' TUTTI TACCIONO?
RICOMINCIA LA LOTTA!!!
Perchè ormai da mesi non si parla più delle discariche di Terzigno, nel parco nazionale del Vesuvio? Come mai non si indaga nè si fanno studi per sapere se le cave scelte dal potere politico sono adatte dal ponto di vista geologico? Qui non ci sono abitanti che potrebbero essere a rischio salute con due mega discariche a poche centinaia di metri? Perchè a terzigno , a differenza di quanto succede in tutti i luoghi campani in lotta per la tutela dell'ambiente, al tavolo delle trattative governo/comunità locali non è mai intervenuto un componente o un tecnico dei comitati civici contro la discarica? Come mai il paese di Terzigno oltre alle due discariche chiede, per bocca di qualificati e importanti politici locali, anche un termovalorizzatore , piccolo però, e tutto tace? Perchè non c'è stata nessuna iniziativa politica ed amministrativa per contrastare la scelleratezza di due discariche in un territoeio protetto, dove sono le opposizioni politiche, dov'è l'ente parco Vesuvio? Forse quelli che si volevano incatenare e combattere contro gli eserciti ai tempi di Prodi nell'era Berlusconi scodinzolano al nuovo padrone e vorrebbero zittire chi lotta contro l'emergenza salute da immondizia e incenerimento, incatenandoli? Forse sperano in un bel mucchio di quattrini e di posti di lavoro per le loro politiche clientelari, che
a terzigno sono bipartisan e a volte tripartisan? O forse vogliono
tirare a campare e sperano che quelle poche centinaia di cittadini terzignesi, che hanno protestato insieme a tanti altri movimenti contro un disastro ambientale quale la piovra dell'immondizia ccampana e nazionale, si stancheranno e se ne staranno a casa a subire le nefandezze di una classe politica incapace di risolvere i problemi?
Nell'ultima assemblea i movimenti liberi per la difesa dell'ambiente hanno ribadito che non batteranno bandiera bianca ma continueranno la battaglia per la libertà, la salute e la legalità nei nostri territori. Terzigno , alla fine di luglio , sarà un nuovo banco di prova della lotta per la salute e si cercherà di dare alla manifestazione un carattere di livello nazionale:
TERZIGNO NON RIMARRA' IN SILENZIO A SUBIRE L'ATTACCO MORTALE AL PROPRIO TERRITORIO E AL TERRITORIO DEL PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO!
La manifestazione si terrà, presumibilmente , il giorno 24
luglio a partire da piazza Troian Caracciolo dalle ore 16.00; si invitano tutti i movimenti e le associazioni a partecipare e inviare l'adesione sul blog Vesuvio in lotta.
Rete campana per l'ambiente
Siamo una trentina , ci saremo certamebie, comunicate i dettagli organizzativi sul blog.
No alle discariche ,no ai termovalorizzatori, no all'avvelenamento del territorio.
Sì al riuso, al riciclaggio, al trattamento meccanico biologico. Rifiuti zero: Yes, we can!
ASS, TORRESI per l'ambiente
ERRATA CORRIGE:
la data presumibile della manifestazione è il 21 luglio, ore 16.00.
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