martedì 19 ottobre 2010
COMUNICATO STAMPA 19-10-10
Ancora una volta la prepotenza dello stato autoritario mette a segno l’ennesimo vile attacco alle popolazioni vesuviane che rivendicano il loro diritto ad esistere!!!!
Gli scontri sono iniziati nella notte verso le 3 a Terzigno dove un centinaio di manifestanti sono stati sgomberati dalla zona presidiata dalle forze dell’ordine in tenuta anti sommossa attraverso il lancio di lacrimogeni. La protesta nelle stesse ore si sposta nei pressi della ss 268 uno dei punti di sbocco degli auto compattatori diretti alla discarica in cui si registra l’incendio di un auto compattatore. Durante gli scontri notturni sono state fermate 5 persone e tuttora non ancora rilasciate.
In mattinata la mattanza continua, verso le ore 9.30 alla rotonda di Boscoreale un contingente di circa 250 poliziotti tra cui erano presenti anche i “falchi” con moto e armi in pugno hanno caricato un centinaio di manifestanti in maggioranza donne sedute pacificamente per terra. Durante gli scontri un ragazzo è stato letteralmente prelevato dietro il cordone della polizia e selvaggiamente picchiato, in tutto si registrano 5 fermi tutti successivamente rilasciati.
Alle ore 10.30 a Terzigno ci sono state altre cariche della polizia contro i manifestanti che si opponevano al passaggio degli auto compattatori.
In queste ultime ore la rabbia dei cittadini di Boscoreale e Terzigno è sfociata nell’occupazione dei rispettivi comuni.
Questa è l’ennesima prova della sconfitta dello stato il quale solo attraverso l’uso indiscriminato della forza spera di risolvere il problema dei rifiuti in Campania!!!
Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana
Gli scontri sono iniziati nella notte verso le 3 a Terzigno dove un centinaio di manifestanti sono stati sgomberati dalla zona presidiata dalle forze dell’ordine in tenuta anti sommossa attraverso il lancio di lacrimogeni. La protesta nelle stesse ore si sposta nei pressi della ss 268 uno dei punti di sbocco degli auto compattatori diretti alla discarica in cui si registra l’incendio di un auto compattatore. Durante gli scontri notturni sono state fermate 5 persone e tuttora non ancora rilasciate.
In mattinata la mattanza continua, verso le ore 9.30 alla rotonda di Boscoreale un contingente di circa 250 poliziotti tra cui erano presenti anche i “falchi” con moto e armi in pugno hanno caricato un centinaio di manifestanti in maggioranza donne sedute pacificamente per terra. Durante gli scontri un ragazzo è stato letteralmente prelevato dietro il cordone della polizia e selvaggiamente picchiato, in tutto si registrano 5 fermi tutti successivamente rilasciati.
Alle ore 10.30 a Terzigno ci sono state altre cariche della polizia contro i manifestanti che si opponevano al passaggio degli auto compattatori.
In queste ultime ore la rabbia dei cittadini di Boscoreale e Terzigno è sfociata nell’occupazione dei rispettivi comuni.
Questa è l’ennesima prova della sconfitta dello stato il quale solo attraverso l’uso indiscriminato della forza spera di risolvere il problema dei rifiuti in Campania!!!
Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana
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2 commenti:
I cittadini vesuviani come forma di protesta contro l’avvelenamento del territorio, si sono barricati sul tetto del comune di Terzigno e minacciano gesti estremi se non ottengono un incontro col prefetto per chiedere:
- L’immediata chiusura della discarica SARI a causa dell’inquinamento delle falde e la conseguente bonifica
- La cancellazione di Cava Vitiello dalla legge 123
- L’immediata smilitarizzazione del territorio
- Il cambiamento radicale del piano rifiuti regionale che prevede solo discariche ed inceneritori
- Un nuovo piano rifiuti, condiviso dalla popolazione, che vada verso rifiuti zero.
Movimento cittadini di Terzigno
Movimento per la Difesa del Territorio Area Vesuviana
I giovani di queste terre e di questo popolo sono chiamati a difendere la vita, la libertà e l'ambiente in cui esistiamo.
Non permettiamo a questo governo mafioso di ammazzarci!
Ai merdosi che si vogliono arricchire distruggendoci: avrete pane per i vostri denti.
Dobbiamo resistere per noi e per i nostri figli, affinchè abbiano un futuro migliore.
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