lunedì 25 ottobre 2010
Il Corteo del no a Bertolaso!
Il Fotoracconto del corteo:
http://www.facebook.com/album.php?aid=244749&l=a8f92e5489&id=526742119
Diecimila, forse molti di più, i cittadini di Boscoreale, Terzigno e San Giuseppe Ves. che si sono ritrovati in un enorme corteo che stamattina è partito dalla rotonda di via Passanti a Terzigno e si è ingrossato come un fiume in piena, attraversando Le strade di Boscoreale, fino a travolgere il primo blocco di polizia sulla rotonda di via Panoramica e terminare di fronte all'ultimo sbarramento della guardia di finanza davanti alla cava Vitiello. Dove però, su pressione dei manifestanti, un gruppo di bambini è potuto entrare per riprendersi simbolicamente il territorio.
Fino a ieri era un appuntamento come tanti in queste giornate di mobilitazione concitata, oggi è diventato invece il corteo del no all'accordo truffa di Bertolaso, alla presunta proposta di mediazione di cui l'unico punto chiaro era "l'impegno" a fermare la mobilitazione. E così a migliaia si sono riversati nelle strade per ribellarsi a quest'imposizione, per far capire che non ci sono alternative alla certezza dell'abbandono dei progetti sulla cava Vitiello e all'immediata chiusura e bonifica della discarica Sari, che giù tantissimi danni ha arrecato al territorio, prima nella gestione camorristica e poi in quella para-istituzionale.
Ieri, dopo gli incontri in prefettura, quando tutti i media celebravano Bertolaso come l'uomo della mediazione e ammiccavano a una presuntqa vittoria dei comitati, i sindaci subivano già una pesante contestazione nelle assemblee del Presidio (ed è per questo corteo che oggi non hanno più firmato un testo che avevano praticamente concordato...). La sera riesplode il conflitto e si accendono i fuochi contro la militarizzazione del territorio. E se qualcuno poteva pensare che quella reazione fosse socialmente isolata, l'enorme corteo di oggi scioglie ogni dubbio: La gente non si fida più e non ha nessuna intenzione di smobilitare! Vuole certezze e vede nei vagheggiamenti di Bertolaso solo una strategia per prendere tempo e ammorbidire la protesta. Ma, come dicono in Val di Susa, "sarà dura"...!
http://www.facebook.com/album.php?aid=244749&l=a8f92e5489&id=526742119
Diecimila, forse molti di più, i cittadini di Boscoreale, Terzigno e San Giuseppe Ves. che si sono ritrovati in un enorme corteo che stamattina è partito dalla rotonda di via Passanti a Terzigno e si è ingrossato come un fiume in piena, attraversando Le strade di Boscoreale, fino a travolgere il primo blocco di polizia sulla rotonda di via Panoramica e terminare di fronte all'ultimo sbarramento della guardia di finanza davanti alla cava Vitiello. Dove però, su pressione dei manifestanti, un gruppo di bambini è potuto entrare per riprendersi simbolicamente il territorio.
Fino a ieri era un appuntamento come tanti in queste giornate di mobilitazione concitata, oggi è diventato invece il corteo del no all'accordo truffa di Bertolaso, alla presunta proposta di mediazione di cui l'unico punto chiaro era "l'impegno" a fermare la mobilitazione. E così a migliaia si sono riversati nelle strade per ribellarsi a quest'imposizione, per far capire che non ci sono alternative alla certezza dell'abbandono dei progetti sulla cava Vitiello e all'immediata chiusura e bonifica della discarica Sari, che giù tantissimi danni ha arrecato al territorio, prima nella gestione camorristica e poi in quella para-istituzionale.
Ieri, dopo gli incontri in prefettura, quando tutti i media celebravano Bertolaso come l'uomo della mediazione e ammiccavano a una presuntqa vittoria dei comitati, i sindaci subivano già una pesante contestazione nelle assemblee del Presidio (ed è per questo corteo che oggi non hanno più firmato un testo che avevano praticamente concordato...). La sera riesplode il conflitto e si accendono i fuochi contro la militarizzazione del territorio. E se qualcuno poteva pensare che quella reazione fosse socialmente isolata, l'enorme corteo di oggi scioglie ogni dubbio: La gente non si fida più e non ha nessuna intenzione di smobilitare! Vuole certezze e vede nei vagheggiamenti di Bertolaso solo una strategia per prendere tempo e ammorbidire la protesta. Ma, come dicono in Val di Susa, "sarà dura"...!
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