domenica 24 ottobre 2010
Comunicato RETE CAMPANA SALUTE E AMBIENTE
A FIANCO DELLE POPOLAZIONI VESUVIANE IN LOTTA
Non solo le bugie ma anche le promesse di Berlusconi e dei suoi lacchè campani hanno le gambe corte. Ieri, governo nazionale e locale hanno definitivamente deciso l’apertura di Cava Vitiello, la seconda mega discarica nel cuore del Vesuvio. Una non sorpresa per quanti hanno imparato a leggere dietro le cortine fumogene delle chiacchiere e a riconoscere la volontà ed i preparativi per imporre in maniera autoritaria soluzioni inaccettabili per le popolazioni.
La massiccia militarizzazione del territorio, gli sgomberi dei presidi, i fermi e le violente cariche di questi giorni persino contro anziani, donne e bambini seduti per terra, erano solo il preludio della repressione che si prepara a Terzigno e Boscoreale. Lo si è visto stanotte con scontri ancora più pesanti tra le forze del (dis)ordine e la popolazione che si oppone allo sversamento di altra monnezza vicino alle proprie case. Il governo, nazionale e regionale, sperava di intimidire facilmente chi lotta con l’uso massiccio di sbirri, lacrimogeni ed arresti. Invece proprio in queste ore la rabbia dei cittadini di Terzigno e Boscoreale cresce: non solo palazzi comunali occupati e presidi ma ripristino e moltiplicazione dei blocchi stradali per impedire il passaggio degli auto compattatori.
Una chiara risposta al governo e alla inettitudine ed alle illusorie promesse dei propri sindaci e delle istituzioni locali, giustamente individuati come corresponsabili di anni di devastazione dei loro territori e già pronti a sostituire la loro morbida opposizione all’apertura della seconda discarica di Cava Vitiello con nuovi compromessi sulla pelle della popolazione. Una determinazione a voler resistere e continuare a difendere la propria esistenza contro chi usa l’emergenza rifiuti in Campania per continuare a guadagnare attraverso discariche ed inceneritori condannando a morte lenta i cittadini.
La Rete Campana Salute e Ambiente è al fianco delle popolazioni vesuviane nella consapevolezza che la lotta che stanno portando avanti non è solo la loro lotta ma quella per la difesa del diritto a vivere di tutti noi. E’ al fianco delle comunità di Savignano Irpino, di S.Arcangelo Trimonte, di Caserta che, in questi giorni, si stanno opponendo al dirottamento della monnezza e all’aumento degli sversamenti sui loro territori imposti dall’ordinanza del governatore Caldoro.
A queste lotte dobbiamo dare forza. Soprattutto dobbiamo sostenere la battaglia vesuviana opponendoci alla sua repressione e criminalizzazione. Infatti, scaricare la colpa dei rifiuti nelle strade di Napoli su chi si oppone alle discariche, suggerire ignobilmente che dietro la loro resistenza ci sia la regia della camorra o l’infiltrazione di centri sociali violenti, ha l’unico scopo di isolare queste popolazioni e far crescere il consenso verso la dura repressione che si prepara con l’invio dell’esercito.
Ma se la resistenza delle popolazioni vesuviane sarà annientata vinceranno i poteri finanziari, le multinazionali e la camorra che impediscono da decenni di adottare un piano rifiuti zero e le soluzioni alternative a discariche ed inceneritori rivendicate e proposte da anni dai comitati.
Non abbiamo dubbi che le cariche della polizia non fermeranno la determinazione delle donne e degli uomini di Terzigno e Boscoreale. A noi il compito di rafforzare la loro lotta facendo crescere anche a Napoli la protesta e la mobilitazione contro la criminale gestione dei rifiuti.
RETE CAMPANA SALUTE E AMBIENTE
Non solo le bugie ma anche le promesse di Berlusconi e dei suoi lacchè campani hanno le gambe corte. Ieri, governo nazionale e locale hanno definitivamente deciso l’apertura di Cava Vitiello, la seconda mega discarica nel cuore del Vesuvio. Una non sorpresa per quanti hanno imparato a leggere dietro le cortine fumogene delle chiacchiere e a riconoscere la volontà ed i preparativi per imporre in maniera autoritaria soluzioni inaccettabili per le popolazioni.
La massiccia militarizzazione del territorio, gli sgomberi dei presidi, i fermi e le violente cariche di questi giorni persino contro anziani, donne e bambini seduti per terra, erano solo il preludio della repressione che si prepara a Terzigno e Boscoreale. Lo si è visto stanotte con scontri ancora più pesanti tra le forze del (dis)ordine e la popolazione che si oppone allo sversamento di altra monnezza vicino alle proprie case. Il governo, nazionale e regionale, sperava di intimidire facilmente chi lotta con l’uso massiccio di sbirri, lacrimogeni ed arresti. Invece proprio in queste ore la rabbia dei cittadini di Terzigno e Boscoreale cresce: non solo palazzi comunali occupati e presidi ma ripristino e moltiplicazione dei blocchi stradali per impedire il passaggio degli auto compattatori.
Una chiara risposta al governo e alla inettitudine ed alle illusorie promesse dei propri sindaci e delle istituzioni locali, giustamente individuati come corresponsabili di anni di devastazione dei loro territori e già pronti a sostituire la loro morbida opposizione all’apertura della seconda discarica di Cava Vitiello con nuovi compromessi sulla pelle della popolazione. Una determinazione a voler resistere e continuare a difendere la propria esistenza contro chi usa l’emergenza rifiuti in Campania per continuare a guadagnare attraverso discariche ed inceneritori condannando a morte lenta i cittadini.
La Rete Campana Salute e Ambiente è al fianco delle popolazioni vesuviane nella consapevolezza che la lotta che stanno portando avanti non è solo la loro lotta ma quella per la difesa del diritto a vivere di tutti noi. E’ al fianco delle comunità di Savignano Irpino, di S.Arcangelo Trimonte, di Caserta che, in questi giorni, si stanno opponendo al dirottamento della monnezza e all’aumento degli sversamenti sui loro territori imposti dall’ordinanza del governatore Caldoro.
A queste lotte dobbiamo dare forza. Soprattutto dobbiamo sostenere la battaglia vesuviana opponendoci alla sua repressione e criminalizzazione. Infatti, scaricare la colpa dei rifiuti nelle strade di Napoli su chi si oppone alle discariche, suggerire ignobilmente che dietro la loro resistenza ci sia la regia della camorra o l’infiltrazione di centri sociali violenti, ha l’unico scopo di isolare queste popolazioni e far crescere il consenso verso la dura repressione che si prepara con l’invio dell’esercito.
Ma se la resistenza delle popolazioni vesuviane sarà annientata vinceranno i poteri finanziari, le multinazionali e la camorra che impediscono da decenni di adottare un piano rifiuti zero e le soluzioni alternative a discariche ed inceneritori rivendicate e proposte da anni dai comitati.
Non abbiamo dubbi che le cariche della polizia non fermeranno la determinazione delle donne e degli uomini di Terzigno e Boscoreale. A noi il compito di rafforzare la loro lotta facendo crescere anche a Napoli la protesta e la mobilitazione contro la criminale gestione dei rifiuti.
RETE CAMPANA SALUTE E AMBIENTE
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