-Comunicato stampa- Presidio Taverna del Re
Quella del 2 novembre a Giugliano è stata una Straordinaria mobilitazione contro la riapertura di Taverna del Re. Riapertura decisa dal presidente Cesaro in deroga ad ogni norma ambientale rimangiando impegni presi per legge con la popolazione locale. Non ci hanno intimiditi, stasera in piazza eravamo in migliaia per riaffermare il nostro diritto di difendere un territorio ancora una volta violato da una perversa logica che dietro l'alibi dell'emergenza favorisce il malaffare e l´illegalità. Noi ogni giorno presidiamo il sito di Taverna del Re, per affermare la legalità, fronteggiando uno sproporzionato dispiegamento di militari che al contrario sono chiamati a fare scudo a scelte criminali, illegittime, incostituzionali, che ogni giorno costituiscono un attentato alla salute dei cittadini da parte di una classe di individui, che non è più una classe dirigente, né una classe politica, ma una classe di potere, incapace e piegata agli interessi di poche lobby finanziarie. La straordinaria partecipazione alla manifestazione di ieri pomeriggio segna una svolta per il territorio di Giugliano, un grande momento di unità della popolazione, delle forze sane, dei giovani, dei lavoratori, che si mobilitano per difendere i propri diritti ma soprattutto per contrapporsi ad un perverso gioco al massacro che vorrebbe condannare la nostra Regione ad un sistema di trattamento rifiuti basato sul profitto, che non cerca di ridurne la produzione né il recupero, restando ancorato al dualismo incenerimento-discarica. Una coscienza forte sta crescendo e quanto più sarà estesa ad ogni strato della cittadinanza tanto più sarà difficile arginarla, tanto più ridurrà a maschere ridicole queste figure ignobili che massacrano la nostra terra; Cesaro, Bertolaso, Berlusconi, al pari delle ecomafie, barattano la nostra terra con denaro e potere, ma a pagare siamo noi che viviamo qui. Oggi però eravamo migliaia e pronti a sacrificarci, perché siamo certi delle nostre ragioni. Nessuno ci potrà più accusare di non avere proposte, di cercare solo lo scontro. Oggi noi siamo consapevoli, sappiamo quali sono le vere soluzioni, perché abbiamo studiato, letto, viaggiato e sperimentato per capire veramente. E abbiamo capito che la soluzione per la nostra "regione martoriata e stanca" sta nel separarci dal potere finanziario, dalla produzione fine a sé stessa, dalla logica del profitto, dalle leggi scritte contro i cittadini ed ogni volta improvvisate, contraddittorie e senza principi, per far posto al recupero dei materiali, alla scienza dei rifiuti zero, all´economia virtuosa, alle scelte veramente etiche. Da domani a Taverna del Re non sarà facile contenere il nostro dissenso. Da domani Giugliano, come Terzigno, come Serre, come Pianura, come Chiaiano, insorge.
Presidio Permanente Taverna del Re
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