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"Una diossina intellettuale sta decretando il Declino e la Caduta dell'Impero dell'Essere Umano...
e se non avessi qualche speranza lascerei perdere." F. Battiato
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Invitiamo i singoli, le associazioni, i centri sociali ad aderire all'appello per la costruzione di appuntamenti di mobilitazione e sensibilizzazione su tutto il territorio comprensoriale.

Contro discariche ed inceneritori. Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti. Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto. Per una stagione dell’autogoverno collettivo. Per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate. Per l’avvio reale della raccolta differenziata porta a porta. Per il salario garantito a precari e disoccupati che qui vivono disperano muoiono. Per Riciclo, Riuso e Compostaggio. Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. Contro il capitalismo della catastrofe.


Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana

Collettivo Area Vesuviana

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domenica 28 novembre 2010

28 novembre 2010

BASTA A MONNEZZA NELLE STRADE, DISCARICHE E INCENERITORI!

SUBITO DIFFERENZIATA, RICICLO E RECUPERO DEI MATERIALI!


Berlusconi è ritornato a Napoli promettendo un altro miracolo: anche questa emergenza sarà risolta in 10 giorni. Come due anni fa, come un mese fa. Ma mentre lui gioca a fare S. Gennaro, migliaia di tonnellate di spazzatura marciscono sui marciapiedi, davanti alle scuole, sotto i balconi. Ancora una volta assistiamo al solito scaricabarile tra governo, regione e comune ma è ormai chiaro a tutti che Berlusconi, come Caldoro, Cesaro e Iervolino continuano a mentire spudoratamente soprattutto quando danno la colpa dell’emergenza alle popolazioni che lottano per non essere avvelenate.

Contro i no alle discariche dei cittadini di Terzigno, di Giugliano e del resto della Campania, il Presidente Caldoro ha invocato la creazione di comitati per il si. In altre parole vorrebbe che i cittadini si mobilitassero per difendere la politica affaristica dei rifiuti i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Hanno emanato leggi speciali ed inviato polizia ed esercito contro le popolazioni che protestavano per difendere la loro salute e i loro territori. Hanno aperto, in violazione di tutte le norme, nuove discariche per continuare a riempirle di rifiuti indifferenziati e tossici. Hanno costruito un inceneritore, definito il più moderno d’Europa, che immette nell’aria sostanze inquinanti che superano quasi sempre i limiti previsti dalle fin troppo concessive leggi italiane. Hanno avuto il coraggio di raddoppiare la tassa sui rifiuti. Eppure tutta la Campania soffoca sotto montagne di monnezza.

E non poteva essere che così dal momento che questa gestione dei rifiuti non serve a risolvere l’emergenza ma a ricrearla continuamente perché è sull’emergenza infinita che si possono continuare a fare soldi, come dimostrano le decine di miliardi di fondi pubblici spesi in questi anni di commissariato di governo.

In questi giorni, anche di fronte alle accuse della Comunità Europea, tutti dicono di volere la raccolta differenziata, ma, in realtà, non viene preso nessun provvedimento per avviarla seriamente mentre si continuano a cercare altri buchi da riempire di monnezza. Questo perché una seria raccolta differenziata azzererebbe quasi del tutto i rifiuti da smaltire facendo scomparire sia la necessità delle discariche, che per decenni sono servite a sotterrare rifiuti pericolosi del Nord industriale, che il grande business del trasporto; inoltre renderebbe inutili gli inceneritori perché verrebbe meno la materia prima da bruciare. Insomma, un vero disastro per le aziende, la camorra e i protettori politici che proprio con le discariche e gli inceneritori (ne vogliono costruire altri 4 di cui uno a Ponticelli) vogliono continuare a fare profitti e ad usufruire di milioni e milioni di incentivi pubblici (CIP6).

Le popolazioni ed i comitati del no alle discariche ed agli inceneritori sono gli unici ad aver detto SI alla vera soluzione dell’emergenza.
Se le loro proposte continuano ad essere ignorate dalla classe politica non è per una questione tecnica o per mancanza di fondi, ma per la volontà criminale di consentire ai potentati economico-finanziari di continuare a fare affari con i rifiuti.
Uscire realmente dall’emergenza è possibile da subito con: provvedimenti immediati per ridurre gli imballi e il divieto di materiali non riciclabili; l’adozione della raccolta differenziata porta a porta su tutta la regione a partire dalla città di Napoli, la costruzione e attivazione della filiera del recupero e del riciclo totale della materia -dal compostaggio per trasformare l’umido in terreno fertile, al riciclo per tutti i materiali come carta, vetro, lattine, che è possibile reinserire nel circuito produttivo-, la bonifica dei territori
Solo adottando un piano “rifiuti Zero” si possono chiudere inceneritori e discariche altamente nocivi e mettere, finalmente, fine al business miliardario dell’emergenza dando anche risposte occupazionali.

Sosteniamo tutti i comitati in lotta in difesa del territorio! Diciamo no alla loro repressione e alla loro criminalizzazione! Ribelliamoci a questa classe politica serva di multinazionali ed ecomafie!
Partecipiamo in massa alla MANIFESTAZIONE che si terrà l’11 DICEMBRE a TERZIGNO

Rete Campana Salute Ambiente
http://www.rifiutizerocampania.org -

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