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"Una diossina intellettuale sta decretando il Declino e la Caduta dell'Impero dell'Essere Umano...
e se non avessi qualche speranza lascerei perdere." F. Battiato
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Invitiamo i singoli, le associazioni, i centri sociali ad aderire all'appello per la costruzione di appuntamenti di mobilitazione e sensibilizzazione su tutto il territorio comprensoriale.

Contro discariche ed inceneritori. Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti. Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto. Per una stagione dell’autogoverno collettivo. Per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate. Per l’avvio reale della raccolta differenziata porta a porta. Per il salario garantito a precari e disoccupati che qui vivono disperano muoiono. Per Riciclo, Riuso e Compostaggio. Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. Contro il capitalismo della catastrofe.


Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana

Collettivo Area Vesuviana

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venerdì 19 ottobre 2007

COMUNICATO STAMPA DELLA RETE CAMPANA DEI COMITATI PER LA DIFESA DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE

Si è tenuto oggi, giovedì 18 Ottobre, in prefettura a Napoli l'incontro tra una delegazione della Rete Campana dei Comitati Salute e Ambiente ed il Prefetto di Napoli Pansa, attuale commissario per l'emergenza rifiuti,coadiuvato dallo staff tecnico che sta redigendo il "nuovo" Piano rifiuti.L'incontro, strappato dopo la mobilitazione nazionale di Acerra dello scorso Sabato, si è protratto per circa 3 ore nelle quali il Prefetto ed il suo staff hanno illustrato le linee del piano che sarà a breve reso pubblico.Abbiamo appreso che il piano si muoverà essenzialmente a partire dall'avvio della raccolta differenziata, con sistema misto, il 25 % nel primo anno, il 35 nel secondo, il 55 nel terzo. L'avvio della raccolta differenziata sarà coadiuvato dalla progressiva entrata in funzione degli impianti di compostaggio, il riadeguamento degli impianti di CDR e la riduzione a monte dei rifiuti. Tutto ciò, insieme ad un piano di informazione e sensibilizzazione, punterà ad una progressiva riduzione dei rifiuti da mandare in discarica e nei bruciatori ed alla riconversione degli impiantidi cdr in impianti di compostaggio.Rimane confermata infatti l'entrata in funzione dell'inceneritore di Acerra e la costruzione di un altro impianto a S.Maria la Fossa (CE) . http://www.grazzaniseonline.eu/spip.php?article5.
Per quanto riguarda la fine riservata alle ecoballe accumulate in questianni, la risposta del prefetto è stata secca: "le ecoballe accumulate non potranno essere bruciate, l'unica strada possibile sarà quella dell'inertizzazione e la sistemazione in vecchie cave". Alla domanda del perché costruire impianti di incenerimento per poi ridurne al massimo l'uso,la risposta eloquente è stato un "No Comment, abbiate intelligenza".La seduta è terminata con la richiesta da parte dei comitati di un incontro ai massimi livelli con gli altri attori del piano: il Ministro dell'ambiente, il governatore Bassolino e responsabili del ministero del lavoro per quanto attiene agli sviluppi occupazionali del nuovo piano.In quanto alla richiesta di partecipazione, come stabilito dalle leggi europee,essa potrà avvenire solo successivamente alla pubblicazione del piano, e sostanziarsi in osservazioni che saranno motivatamente respinte o accolte a discrezione dello stesso commissariato. Il piano integrato da queste osservazioni verrà sottoposto al vaglio delle autorità regionali e nazionali,dovrà infine ricevere il via libera dalla comunità Europea. Un successivo incontro tra i comitati ed il commissariato avverrà quindi in seguito alla pubblicazione del piano.Come Rete Campana dei Comitati per la difesa della Salute e dell'ambiente,prendiamo atto della disponibilità al confronto da parte del commissariato,che prima d'ora non c'era stata, e ci auguriamo proceda ulteriormente, ma allo stesso tempo riteniamo chè, a parte i buoni propositi, non si prospetti un vero cambio nella gestione dei rifiuti, in particolare per la scelta persistente dell'incenerimento chè, a nostro avviso, stando alle quantità degli impianti previsti, rimane incompatibile con un serio avvio della raccolta differenziata.Continueremo perciò a chiedere un piano rifiuti discusso e partecipato dalle popolazioni, e la ridiscussione complessiva di tutte le soluzioni alternative all’incenerimento.Gli obiettivi per i quali ci continueremo a battere senza tregua sono quelli mille volte indicati e fatti propri anche da grandi città metropolitane ed interi stati, verso "Zero Rifiuti" senza inceneritori e megadiscariche, con la raccolta porta a porta finalizzata al riciclaggio, al riuso, con la riduzione a monte dei rifiuti ed il trattamento a freddo al posto degli inceneritori.In questa prospettiva continueremo a rivendicare anche la bonifica dei territori avvelenati da anni di sversamenti tossici, la chiusura delle megadiscariche, la riconversione dell'inceneritore di Acerra in impianto di trattamento a freddo, quali elementi fondanti di un altro piano rifiuti pulito, rispettoso della salute e dell’ambiente e capace di creare nuova occupazione.

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