Comunicato stampa 14/07/2010
Quando a fine aprile 2010 una delegazione di tre eurodeputati (gli on. Merkies, Auken e Hahn) della Commissione Europea impegnata nell’esame di ben 18 petizioni di cittadini campani, dopo le relative audizioni a Bruxelles, é giunta in Campania per prendere visione diretta degli effetti nefasti derivanti da 15 anni di emergenza rifiuti e dalla conseguente gestione commissariale straordinaria, ci dichiarammo sinceramente insoddisfatti.
Quella visita, lo ricordiamo, aveva lo scopo di verificare l’operato dell’Italia, già condannata dalla Corte di Giustizia europea per infrazione alle norme europee e italiane in materia di rifiuti e sicurezza dei cittadini, ed intendeva sbloccare i fondi europei (circa 500 milioni) che proprio il procedimento di infrazione aveva congelato.
Di fronte al maldestro tentativo, da parte della struttura del Commissario ai Rifiuti e dei parlamentari italiani della delegazione, di “pilotare” l’itinerario della missione, allo scopo di impedire che si potesse percepire nella sua pienezza il disastro ambientale che interessa la nostra regione; di fronte inoltre al ruolo assolto da militari e dalle forze dell'ordine, in quasi tutti i siti delle discariche visitate, che confermava in maniera lampante come ai cittadini campani venga negata la libertà ed il controllo sui propri territori,
Per tale motivo, nel nostro comunicato di bilancio della missione europea, chiedemmo una decisione coraggiosa alla Commissione Petizioni, augurandoci che ci fosse risparmiato l'ennesimo affronto di vedere assolte le autorità campane e nazionali, regalando gli oltre 500 milioni di euro europei alle lobbies inceneritoriste del paese.
Abbiamo atteso fiduciosi il rapporto finale della Commissione che, finalmente, sarà reso noto il 15 di luglio, circostanza nella quale è stato offerto ai cittadini che hanno presentato le petizioni di potersi nuovamente esprimere.
Coglieremo anche quest’occasione per continuare a ribadire la contrarietà dei campani alla devastazione dei propri territori, pur coscienti che la lobby inceneritorista, contraria al riciclo totale della materia da noi auspicato, è ben rappresentata tra gli scranni europei ed in particolare italiani; non ci meraviglierebbe se il piano presentato a Bruxelles dall’Assessore regionale all’ambiente Romano (in cui si prevede la costruzione di 3 inceneritori nella regione e contemporaneamente l’allargamento delle discariche attualmente utilizzate) e la richiesta di elargizione dei fondi (che dopo 15 anni di sprechi vengono vergognosamente presentati come necessari per avviare gli impianti di compostaggio e di riciclo) trovasse appoggi adeguati in Europa. Da indiscrezioni sul rapporto, emerge infatti una generica e soffice condanna e l’invito all’Italia al rispetto delle norme europee sui rifiuti e sulla partecipazione, salvo avallare, in nome del superamento dell’emergenza, soluzioni (v. smaltimento per termodistruzione delle ecoballe) che contraddicono quelle stesse norme.
Non saremo dunque disponibili a subire l’affronto di vedere assolte le autorità campane e nazionali con il regalo dei fondi europei e reagiremo con la nostra solita determinazione, proseguendo in primo luogo con tutte le possibili azioni contro il vergognoso piano rifiuti annunciato da Caldoro e Romano.
Coordinamento regionale Rifiuti della Campania
http://www.rifiuticampania.org - contatti@rifiuticampania.org – 3346224313
Rete Campana Salute e Ambiente
http://www.rifiutizerocampania.org - retecampanasaluteambiente@noglobal.org – 3887460974
Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana
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