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"Una diossina intellettuale sta decretando il Declino e la Caduta dell'Impero dell'Essere Umano...
e se non avessi qualche speranza lascerei perdere." F. Battiato
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Invitiamo i singoli, le associazioni, i centri sociali ad aderire all'appello per la costruzione di appuntamenti di mobilitazione e sensibilizzazione su tutto il territorio comprensoriale.

Contro discariche ed inceneritori. Per il Trattamento Meccanico Biologico (MBT): trattamento a freddo dei rifiuti. Per le dimissioni immediate del presidente dell’Ente Parco Vesuvio e di tutti i sindaci colpevoli dell’ecocidio in atto. Per una stagione dell’autogoverno collettivo. Per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate. Per l’avvio reale della raccolta differenziata porta a porta. Per il salario garantito a precari e disoccupati che qui vivono disperano muoiono. Per Riciclo, Riuso e Compostaggio. Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. Contro il capitalismo della catastrofe.


Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana

Collettivo Area Vesuviana

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martedì 27 aprile 2010

Comunicato stampa sulla Commissione Europea per le petizioni e sul presidio del giorno 28 Aprile

Dal 28 al 30 Aprile 2010 la Commissione Europea per le petizioni, a seguito di puntuali denunce sul tema rifiuti pervenute fin dal 2006 da parte di liberi cittadini delle zone di Acerra, Chiaiano, Serre, Basso dell’Olmo e Taverna del Re, effettuerà una missione investigativa in Campania per verificare dal vivo gli aspetti concreti della gestione rifiuti nella regione, con particolare riferimento alle questioni di impatto sulla salute umana, differenziazione dei rifiuti, stato delle discariche esistenti, esistenza ed utilizzazione di discariche abusive, smaltimento illegale di rifiuti tossici, elevata attenzione prestata all’incenerimento rifiuti e per ultimo finanziamento degli impianti progettati.
I comitati e le associazioni che da anni svolgono nella regione un’azione di contro-informazione e denuncia delle irregolarità ormai decennali nella gestione del ciclo rifiuti in Campania, hanno da tempo avanzato proposte concrete per la risoluzione dell’emergenza basate su raccolta differenziata porta a porta, costruzione di impianti di compostaggio e riconversione degli ex CDR in impianti di Trattamento Meccanico dei rifiuti.

Il piano del Governo, che ha varato il 23 maggio 2009 il Decreto Legge n. 90 poi convertito nella Legge n. 123, relativo alla gestione dell’emergenza rifiuti in Campania, ha invece inteso risolvere la stessa con una serie di norme in aperta violazione delle Direttive Europee in tema di rifiuti, imponendo per legge, senza alcuna preventiva adeguata analisi dei territori, 11 mega-discariche di rifiuto “tal quale”, anche con codici CER pericolosi, e la costruzione di 4 inceneritori finanziati dai CIP6, di cui quello in funzione ad Acerra, fin dal suo avvio, brucia materiale fuori norma e produce continui sforamenti dei limiti di legge per le polveri sottili; mentre ancora oggi non si intende far decollare la raccolta differenziata nel capoluogo di regione, oltre che in molte periferie degradate e risulta in funzione solo un piccolo impianto di compostaggio per l’intera Campania; non è infine partita alcuna seria bonifica dei territori devastati dai rifiuti tossici e da precedenti mega-discariche.

Di fronte a questo scempio ambientale sarà nostra cura mostrare alla Commissione Europea quale sia lo stato reale dell'emergenza rifiuti nella regione e, nonostante essa sia stata ufficialmente dichiarata conclusa, quanto i provvedimenti attualmente in vigore e quelli programmati continuino a violare le normative comunitarie, a non garantire la salute dei cittadini e a non tutelare l’ambiente e i territori. Incontreremo la Commissione stessa il giorno 28 Aprile alle ore 19 presso l'Hotel Palazzo Caracciolo, in Via Carbonara 112 a Napoli e in quella sede porteremo le nostre ragioni e le nostre proposte.
In tale occasione si terrà nei pressi dell’Hotel un presidio informativo, al quale si invitano a partecipare tutti i cittadini delle province colpite dalla dissennata gestione dei rifiuti in Campania, i cui costi sono pagati dagli stessi cittadini con i vertiginosi aumenti della Tarsu, e tutti coloro sensibili ai temi della difesa dei diritti, della salute e dell’ambiente.

Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana

Coordinamento regionale Rifiuti della Campania
Rete Campana Salute e Ambiente

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