tag:blogger.com,1999:blog-6723278764585590459.post5828874762943475873..comments2023-12-22T17:36:39.938+01:00Comments on Vesuvio in lotta: dal MATTINO DEL 25 NOVEMBRE 2007Spartacohttp://www.blogger.com/profile/13632692155016770445noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-6723278764585590459.post-46844235179605682562007-11-30T12:33:00.000+01:002007-11-30T12:33:00.000+01:00Ho avuto qualche informazione da una mia collega d...Ho avuto qualche informazione da una mia collega dell'università:<BR/><BR/>Nasce un nuovo concetto sulla gestione dei rifiuti, quello legato alla dissociazione molecolare;<BR/>Francesco Meneguzzo, ricercatore dell´istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibimet-Cnr) di Firenze, spiega che cos’è il dissociatore molecolare.<BR/><BR/>«La dissociazione molecolare risolve i problemi che hanno oggi gli inceneritori abbattendo in modo considerevole sia gli impatti sanitari che quelli ambientali. Dal punto di vista del recupero di materia è importante perché i materiali non carboniosi cioè non dissociabili rimangono inalterati per cui è possibile con un procedimento meccanico estrarre per esempio vetro e metalli. L’impianto è inoltre in grado di lavorare il 97% della materia cosicché il residuo finale si aggira intorno al 3% invece che al 20-30% dell’inceneritore (questo è vero bruciando il tal quale, bruciando cdr se ne produce il 7-10%, ndr). Altro vantaggio è la possibilità di trattare il tal quale, cosicché è possibile saltare il passaggio dall’impianto del Cdr (che invece negli inceneritori garantisce l´uniformità delle emissioni, ndr) e infine il gas ha un impiego molto flessibile, perché bruciandolo ha la stessa efficienza energetica di un inceneritore, ma è possibile utilizzarlo anche per l’alimentazione di motori oppure avviato al reforming dell’idrogeno, con efficienza molto superiore».<BR/><BR/>Il dissociatore molecolare raggiunge una temperatura inferiore ai 400 gradi, mentre gli inceneritori lavorano a 1300 gradi.; l’ambiente in cui lavora è povero di ossigeno, ha quasi assenza di emissione di diossine; inoltre non permette ai metalli e al vetro di subire alcuna trasformazione, pertanto gli stessi possono essere recuperati successivamente e gestiti come materiale da recupero. Non usa combustibili se non quanto basta per raggiungere la temperatura di regime; Si ottiene una diminuzione delle emissioni che si avrebbero con l’uso di gas o di qualsiasi altro combustibile. La stessa tecnologia, lavorando a basse temperature, esclude la formazione di diossine, e non trasporta le polveri insieme ai fumi; le emissioni di polveri risultano inferiori di 100 volte rispetto agli inceneritori.( Fonte Ecquologia) http://www.ecquologia.it<BR/><BR/>Sicuramente sostituiranno in futuro gli attuali inceneritori….<BR/>Ma importante non è trovare solo i rimedi, ma attraverso una corretta presa di consapevolezza diminuire la produzioni di rifiuti e fare in modo che gli stessi, ridotti al minimo, rientrino nel ciclo della trasformazione in energia, nel riciclo o nel riusoRurùhttps://www.blogger.com/profile/05316517152977690479noreply@blogger.com